Nel panorama europeo, l'Italia e la Toscana in particolare rivestono un ruolo di primo piano nei settori del tessile e abbigliamento: con oltre 293mila addetti l'Italia è il primo paese in Europa per occupati nei settori del tessile e abbigliamento e la Toscana con 59.510 addetti è la seconda regione con più di un quinto del totale nazionale. In particolare, nella graduatoria delle regioni europee, la Toscana si colloca al secondo posto dopo la Lombardia e precede il Veneto, la regione polacca di Lódzkie e la Catalogna spagnola.
Tra le regioni italiane, la Toscana si distingue come il territorio con il maggior livello di specializzazione sia nel tessile, sia nell'abbigliamento: se si confronta il rapporto tra gli addetti di ogni settore sugli addetti del manifatturiero regionale, rispetto al dato italiano (un indice superiore a uno indica specializzazione), la Toscana presenta un valore pari a2,5 per entrambe le specializzazioni collocandosi al primo posto tra tutti i territori, dove invece mediamente prevale la specializzazione in uno dei due settori. Se si analizzano le province toscane, emerge in modo netto il molo di primo piano di Prato che giustifica più del 60% degli addetti (62%), seguita da Firenze (18%); le altre province per numero di addetti sono Pistoia (8%), Arezzo (6%), Pisa (2%) e Lucca (1%).
I dati della struttura mettono in evidenza un ulteriore elemento che caratterizza l'organizzazione produttiva di questi comparti che si concretizza in una spiccata vocazione distrettuale. Siamo in presenza, infatti, di un'elevata specializzazione che si sviluppa su territori circoscritti e delimitati dove sono presenti vantaggi legati all'interazione virtuosa tra imprese, alla trasmissione di conoscenze, saper fare, alle interazioni sociali, alle relazioni nel territorio che determinano vantaggi competitivi localizzati e non trasferibili.
Tra le regioni italiane, la Toscana si distingue come il territorio con il maggior livello di specializzazione sia nel tessile, sia nell'abbigliamento: se si confronta il rapporto tra gli addetti di ogni settore sugli addetti del manifatturiero regionale, rispetto al dato italiano (un indice superiore a uno indica specializzazione), la Toscana presenta un valore pari a2,5 per entrambe le specializzazioni collocandosi al primo posto tra tutti i territori, dove invece mediamente prevale la specializzazione in uno dei due settori. Se si analizzano le province toscane, emerge in modo netto il molo di primo piano di Prato che giustifica più del 60% degli addetti (62%), seguita da Firenze (18%); le altre province per numero di addetti sono Pistoia (8%), Arezzo (6%), Pisa (2%) e Lucca (1%).
I dati della struttura mettono in evidenza un ulteriore elemento che caratterizza l'organizzazione produttiva di questi comparti che si concretizza in una spiccata vocazione distrettuale. Siamo in presenza, infatti, di un'elevata specializzazione che si sviluppa su territori circoscritti e delimitati dove sono presenti vantaggi legati all'interazione virtuosa tra imprese, alla trasmissione di conoscenze, saper fare, alle interazioni sociali, alle relazioni nel territorio che determinano vantaggi competitivi localizzati e non trasferibili.
Fonte Il Tirreno
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