In regione 49.000 residenti in comuni senza filiali

Si è insediato oggi l'Osservatorio regionale sulla desertificazione bancaria in Toscana, istituito circa un mese fa dalla Regione con l'obiettivo di monitorare l'evoluzione del fenomeno, raccogliere e analizzare dati aggiornati sulle chiusure e promuovere soluzioni per garantire la presenza dei servizi bancari nelle aree più svantaggiate. Alla riunione sono intervenuti rappresentanti delle banche locali, di Abi, Cgil, Cisl, Cna Toscana, Confcommercio Toscana, Anci, Upi, Confcooperative, Confesercenti, Confapi, Confartigianato Imprese e Confindustria Toscana.
    
"Le banche non sono solo un presidio economico, ma anche un servizio sociale essenziale", ha dichiarato Leonardo Marras, assessore regionale all'Economia, secondo cui "riteniamo utile offrire un monitoraggio aggiornato e veritiero della situazione, offrire uno strumento utile per i decisori, che non sempre si trovano in Toscana, e che consenta di ragionare con maggiore oggettività e consapevolezza della situazione". Durante la prossima riunione dell'Osservatorio sarà presentata una proposta di lavoro, con l'intenzione di raccogliere i contributi di tutti i partecipanti, per procedere poi alla stesura e presentazione del documento definitivo.

    
La Toscana, secondo i dati First-Cisl, conta 49mila persone che risiedono e 3.100 imprese che hanno sede in comuni privi della presenza di una banca; mentre sono 128mila le persone e 8.900 le imprese presenti in comuni con un solo sportello. Al 31 marzo 2025 sono 53 i comuni toscani con un solo sportello bancario, e 28 quelli senza sportelli. "La nostra regione - spiega il segretario regionale del bancari Cisl, Marco Lenzini - presenta un dato di desertificazione tutto sommato confortante rispetto ad altre, tuttavia questo non è motivo per trascurare il fenomeno".
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