Sarà presto aperto il terzo bando in ambito forestale relativo al "Complemento per il rurale 2023-2027", che destinerà 9 milioni di euro nell'annualità 2024 a soggetti pubblici e privati che hanno effettuato "investimenti non produttivi forestali". La Giunta regionale toscana ha, infatti, approvato nella sua ultima seduta le disposizioni attuative per l'emissione del bando, che sarà pubblicato entro il mese di settembre, poco dopo che l'assessora Stefania Saccardi era intervenuta in Consiglio regionale per esporre le strategie contenute nel Piano forestale regionale.
Potranno presentare domanda i proprietari - pubblici, privati o Pmi - della superficie forestale, anche non titolati della gestione. Il contributo massimo previsto è di 400.000 euro per i soggetti pubblici e di 250.000 per i privati.
Saranno finanziati gli interventi nelle aree forestali che riguardano la manutenzione straordinaria e la realizzazione della sentieristica o di piccole strutture ricreative (rifugi e bivacchi, aree di sosta, punti di ristoro), ma anche l'incremento della stabilità idrogeologica, il recupero, la conservazione e l'adeguamento di opere tipiche e tradizionali del paesaggio, la diversificazione delle foreste, lo stoccaggio del carbonio, la tutela, la conservazione e la riqualificazione ambientale degli ecosistemi forestali, anche specifici o di pregio ambientale, paesaggistico e naturalistico.
"La Giunta regionale - ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani - con questa misura vuole sostenere gli interventi che sottolineano e tutelano la multifunzionalità del bosco, riconoscendone l'importanza nella tutela dell'ambiente, nell'adattamento al cambiamento climatico e nella conservazione del paesaggio, funzioni ambientali e sociali che vanno oltre la tradizionale produzione di materiale legnoso".
"Obiettivo dell'intervento - aggiunge la vicepresidente della Regione ed assessora all'agricoltura Stefania Saccardi - è sostenere chi si fa carico della gestione delle aree forestali contribuendo alla copertura dei costi per la realizzazione di investimenti materiali e immateriali, per favorire una gestione forestale sostenibile, che passi attraverso la fornitura di servizi per la tutela ambientale, la conservazione della biodiversità, degli habitat e dei paesaggi tradizionali forestali, oltre che la valorizzazione delle funzioni culturali e socio-ricreative delle foreste".
Potranno presentare domanda i proprietari - pubblici, privati o Pmi - della superficie forestale, anche non titolati della gestione. Il contributo massimo previsto è di 400.000 euro per i soggetti pubblici e di 250.000 per i privati.
Saranno finanziati gli interventi nelle aree forestali che riguardano la manutenzione straordinaria e la realizzazione della sentieristica o di piccole strutture ricreative (rifugi e bivacchi, aree di sosta, punti di ristoro), ma anche l'incremento della stabilità idrogeologica, il recupero, la conservazione e l'adeguamento di opere tipiche e tradizionali del paesaggio, la diversificazione delle foreste, lo stoccaggio del carbonio, la tutela, la conservazione e la riqualificazione ambientale degli ecosistemi forestali, anche specifici o di pregio ambientale, paesaggistico e naturalistico.
"La Giunta regionale - ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani - con questa misura vuole sostenere gli interventi che sottolineano e tutelano la multifunzionalità del bosco, riconoscendone l'importanza nella tutela dell'ambiente, nell'adattamento al cambiamento climatico e nella conservazione del paesaggio, funzioni ambientali e sociali che vanno oltre la tradizionale produzione di materiale legnoso".
"Obiettivo dell'intervento - aggiunge la vicepresidente della Regione ed assessora all'agricoltura Stefania Saccardi - è sostenere chi si fa carico della gestione delle aree forestali contribuendo alla copertura dei costi per la realizzazione di investimenti materiali e immateriali, per favorire una gestione forestale sostenibile, che passi attraverso la fornitura di servizi per la tutela ambientale, la conservazione della biodiversità, degli habitat e dei paesaggi tradizionali forestali, oltre che la valorizzazione delle funzioni culturali e socio-ricreative delle foreste".
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