Il Consiglio regionale approva una risoluzione per potenziare la sicurezza e il supporto legale

L'atto, presentato su iniziativa della commissione sanità, ha ricevuto 23 voti favorevoli di Pd, Iv, M5s, Gruppo Misto-Merito e Lealtà; 11 i voti contrari di Lega, Fdi e Fi.

Respinti dall'aula gli atti collegati: l'ordine del giorno presentato da Diego Petrucci (Fdi) e la mozione a firma del portavoce delle opposizioni Marco Landi (Lega).

Ad illustrare la proposta di risoluzione il presidente della commissione sanità Enrico Sostegni (Pd), che ha detto che l'atto "mette insieme tutti gli interventi che si possono e che è opportuno realizzare sui temi che riguardano la tutela legale dei sanitari, i protocolli con Prefettura e Questura, le misure di informazione verso cittadini e operatori e di formazione nei confronti di questi ultimi".

Ad aprire il dibattito in aula Andrea Ulmi che ha evidenziato come la proposta di risoluzione riguardi "un argomento che deve superare le diatribe ideologiche", mentre Petrucci (Fdi) ha parlato di "un documento fazioso, demagogico e strumentale, che non siamo disponibili a condividere".

Stefano Scaramelli (Iv), ha puntualizzato come la lotta alle aggressioni "non sia una tematica di sinistra, di destra o di centro, ma riguardi ogni colore politico, da qui l'esigenza di uno scatto di tutti noi e la piena responsabilità delle istituzioni".

Elena Meini (Lega) ha sottolineato come "abbiamo sempre affrontato questo tema con spirito di vicinanza e collaborazione, ma credo non si possa arrivare ad alcuna soluzione con questa proposta di risoluzione".

Marco Stella (
Fi) ha messo in discussione un atto di indirizzo "in cui non c'è nessuna parola di quanto fatto dal Governo e non c'è menzione di quella polizia regionale che avrebbe messo in campo il presidente della Giunta Eugenio Giani".

Per Vincenzo Ceccarelli (Pd) si tratta invece "di una proposta equilibrata, che raccoglie e interpreta tutte le istanze".



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La giunta toscana è chiamata ad "attivarsi a dare urgentemente completa attuazione a tutti i provvedimenti e misure di contrasto alle aggressioni dei sanitari previste dalle delibere della giunta regionale" e anche nei confronti del governo perché "si preveda l'immediata stipula e attuazione di protocolli operativi con tutte le forze dell'ordine del territorio regionale e al reperimento delle necessarie risorse finanziarie da destinare al controllo ed alla vigilanza". Lo prevede la risoluzione approvata oggi a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana. L'atto chiede anche alla giunta di attivarsi per "implementare le misure di supporto alla tutela legale del personale vittima di aggressione e, in particolare, per perseguire una sempre maggiore uniformità e omogeneità nell'applicazione delle procedure legali relative alle aggressioni subite dagli operatori sanitari, affinché tutti gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie possano accedere ad un adeguato supporto legale anche attivando uno sportello ad hoc presso gli uffici legali delle aziende sanitarie regionali". Approvato dall'aula anche un emendamento, presentato dal consigliere della Lega, Giovanni Galli e firmato dal presidente della commissione sanità, Enrico Sostegni (Pd) che impegna la giunta ad attivarsi perché nuove-
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