Impossibile non tenere conto della contestazione della Curva

La Fiorentina di Commisso è sempre stata molto attenta agli umori della parte più calda del tifo, talvolta sollecitandone l’intervento, vedi soprattutto alla voce stadio, e non è quindi impossibile che sia rimasta indifferente di fronte alla contestazione della Fiesole, trasferita di Ferrovia.

La maggioranza, non soltanto gli ultras, del popolo viola non vuole Palladino e sfidare il sentimento popolare nel calcio è molto pericoloso perché vorrebbe dire cominciare la nuova stagione con una salita ripidissima.

Qualcosa del genere accadde 14 anni fa con Mihajlovic, quando addirittura  i tifosi viola votarono nei sondaggi nerazzurri per trasferirlo a Milano: poi il tecnico rimase tra i malumori generali, salvo poi essere licenziato dopo una sconfitta Verona.

Per Pradé il discorso è diverso, meno pressante, ma anche in questo caso esistono molte perplessità sul fatto che possa guidare anche il prossimo mercato.

Intanto la Fiorentina vince tra lo scetticismo generale, giocando davvero male, ma alla fine se ne sono accorti in pochi.

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