"Siamo contenti che l'occupazione in Toscana ed a Firenze cresca sempre di più, con dati migliori della media nazionale (69,3% e 70,9% a fronte del 61,5%)", ma il quadro generale "non è affatto tutto rose e fiori". Lo afferma in una nota Paolo Fantappiè, segretario generale della Uil Toscana, secondo cui "è ancora ben presente e radicato il fenomeno del lavoro povero e di scarsa qualità: salari troppo bassi, soprattutto se confrontati con i prezzi degli immobili e dei beni essenziali in Toscana, ma anche un precariato estremamente diffuso".
Secondo Fantappiè "si sta avverando quel che diciamo da mesi" perché "stiamo assistendo a una forte riduzione della manifattura contro un aumento spropositato del settore turistico, spesso quello cosiddetto 'mordi e fuggi, della peggior qualità, e del commercio, settori in cui purtroppo persiste una qualità occupazionale che non offre risposte in termini di buoni salari e stabilità del rapporto di lavoro".
Dunque, conclude il leader regionale della Uil, "dobbiamo far sì, attraverso investimenti mirati e un'adeguata concertazione tra mondo dell'imprenditoria, istituzioni e organizzazioni sindacali, che la manifattura e l'artigianato ritornino ad essere quell'eccellenza che ha contribuito a rendere grande questa città e questa regione. Crediamo che il Pnrr e i fondi strutturali europei rappresentino un'occasione storica: possono rappresentare un incredibile volano per l'occupazione di qualità, portando decine e decine di migliaia di posti di lavoro stabili, con salari equi e con condizioni di lavoro che presentano tutti i diritti faticosamente acquisiti nel tempo".
Secondo Fantappiè "si sta avverando quel che diciamo da mesi" perché "stiamo assistendo a una forte riduzione della manifattura contro un aumento spropositato del settore turistico, spesso quello cosiddetto 'mordi e fuggi, della peggior qualità, e del commercio, settori in cui purtroppo persiste una qualità occupazionale che non offre risposte in termini di buoni salari e stabilità del rapporto di lavoro".
Dunque, conclude il leader regionale della Uil, "dobbiamo far sì, attraverso investimenti mirati e un'adeguata concertazione tra mondo dell'imprenditoria, istituzioni e organizzazioni sindacali, che la manifattura e l'artigianato ritornino ad essere quell'eccellenza che ha contribuito a rendere grande questa città e questa regione. Crediamo che il Pnrr e i fondi strutturali europei rappresentino un'occasione storica: possono rappresentare un incredibile volano per l'occupazione di qualità, portando decine e decine di migliaia di posti di lavoro stabili, con salari equi e con condizioni di lavoro che presentano tutti i diritti faticosamente acquisiti nel tempo".
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