Il Corriere Fiorentino questa mattina ripercorre la storia della famiglia di David, il ragazzo di Montepiano che ha ucciso la mamma Anna a coltellate e poi ha dato fuoco alla casa.
Con lui era rimasta solo la mamma, il padre e il fratello erano andati via di casa e il ragazzo, sordomuto e seguito dai servizi sociali, aveva iniziato a dare segni di rabbia sempre più violenta.
A Montepiano, una frazione del comune di Vernio piuttosto isolata, tutti erano a conoscenza della difficile situazione della famiglia, che abitava in una casa troppo grande per due persone che Anna manteneva facendo lavori saltuari come le pulizie.
David, invece, aveva smesso di frequentare anche la scuola, un istituto di ragioneria nella vicina Castiglion dei Pepoli, e si era chiuso completamente, perdendo anche quel punto di riferimento che è la scuola.
Racconta il quotidiano sentendo le testimonianze dei vicini e di chi seguiva David, che il padre, Irnerio, era andato via di casa dopo che il ragazzo aveva cominciato a mostrare aggressività nei suoi confronti, riuscendo a trovare una sistemazione in un appartamento vicino.
Anche il fratello Ivan era andato via di casa, trasferendosi in Sicilia senza più tornare: al quotidiano raccontano alcune persone che probabilmente viveva con molto dolore la condizione del fratello.
Così, ad occuparsi di David era rimasta solo la sua mamma, perché anche se i servizi sociali lo seguivano, non potevano essere presenti 24 ore su 24.
Ieri il tragico epilogo, con il ragazzo che ha dato fuoco alla casa in cui aveva ucciso la mamma.
“Ci stringiamo intorno al dolore della famiglia” ha commentato la sindaca di Vernio Maria Lucarini.
Con lui era rimasta solo la mamma, il padre e il fratello erano andati via di casa e il ragazzo, sordomuto e seguito dai servizi sociali, aveva iniziato a dare segni di rabbia sempre più violenta.
A Montepiano, una frazione del comune di Vernio piuttosto isolata, tutti erano a conoscenza della difficile situazione della famiglia, che abitava in una casa troppo grande per due persone che Anna manteneva facendo lavori saltuari come le pulizie.
David, invece, aveva smesso di frequentare anche la scuola, un istituto di ragioneria nella vicina Castiglion dei Pepoli, e si era chiuso completamente, perdendo anche quel punto di riferimento che è la scuola.
Racconta il quotidiano sentendo le testimonianze dei vicini e di chi seguiva David, che il padre, Irnerio, era andato via di casa dopo che il ragazzo aveva cominciato a mostrare aggressività nei suoi confronti, riuscendo a trovare una sistemazione in un appartamento vicino.
Anche il fratello Ivan era andato via di casa, trasferendosi in Sicilia senza più tornare: al quotidiano raccontano alcune persone che probabilmente viveva con molto dolore la condizione del fratello.
Così, ad occuparsi di David era rimasta solo la sua mamma, perché anche se i servizi sociali lo seguivano, non potevano essere presenti 24 ore su 24.
Ieri il tragico epilogo, con il ragazzo che ha dato fuoco alla casa in cui aveva ucciso la mamma.
“Ci stringiamo intorno al dolore della famiglia” ha commentato la sindaca di Vernio Maria Lucarini.
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