Circa quattrocento persone si sono riunite ieri in occasione della prima uscita pubblica del Comitato Quartiere 4 per chiedere un’azione più incisiva delle istituzioni contro il degrado e l’insicurezza nella zona: sono lavoratori e lavoratrici dell’Esselunga, ma anche cittadini comuni che sono esasperati da furti, scippi, spaccio e spaccate e che vogliono tornare a poter vivere il proprio quartiere in tranquillità.
Riporta questa mattina La Nazione che la manifestazione si è riunita e ha sfilato proprio nel punto vendita Esselunga della zona, epicentro della microcriminalità della zona e bersaglio di innumerevoli furti.
A guidare il corteo sono stati Alessandro Biggio e Cinzia Castellana, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato Quartiere 4: “Vogliamo un posto sicuro per fare la spesa in cui non si debba aver paura a far andare i figli o i genitori. Non siamo qui per proporre soluzioni, non spetta a noi, ma vorremmo che la politica e le istituzioni ci ascoltassero” commentano, aggiungendo che “questa è una protesta assolutamente apolitica, ma fa piacere vedere qualche volto della politica, perché significa che ci stanno ascoltando”.
Anche Esselunga, riporta il quotidiano, ha commentato la manifestazione: “Abbiamo attivato le nostre risorse per accendere l’attenzione sul problema, sia intensificando la vigilanza sia presentando alle istituzioni gli innumerevoli episodi di illegalità che sono successi negli ultimi tempi. Condividiamo il senso di insicurezza e subiamo le criticità del quartiere, per questo confidiamo nell’intervento delle istituzioni per una rapida soluzione del problema”.
Riporta questa mattina La Nazione che la manifestazione si è riunita e ha sfilato proprio nel punto vendita Esselunga della zona, epicentro della microcriminalità della zona e bersaglio di innumerevoli furti.
A guidare il corteo sono stati Alessandro Biggio e Cinzia Castellana, rispettivamente presidente e vicepresidente del Comitato Quartiere 4: “Vogliamo un posto sicuro per fare la spesa in cui non si debba aver paura a far andare i figli o i genitori. Non siamo qui per proporre soluzioni, non spetta a noi, ma vorremmo che la politica e le istituzioni ci ascoltassero” commentano, aggiungendo che “questa è una protesta assolutamente apolitica, ma fa piacere vedere qualche volto della politica, perché significa che ci stanno ascoltando”.
Anche Esselunga, riporta il quotidiano, ha commentato la manifestazione: “Abbiamo attivato le nostre risorse per accendere l’attenzione sul problema, sia intensificando la vigilanza sia presentando alle istituzioni gli innumerevoli episodi di illegalità che sono successi negli ultimi tempi. Condividiamo il senso di insicurezza e subiamo le criticità del quartiere, per questo confidiamo nell’intervento delle istituzioni per una rapida soluzione del problema”.
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