A parte Pablo Marì, comunque arrivato dal mercato italiano e in Italia dal 2022, la Fiorentina prosegue il suo calciomercato in entrata andando a puntare su giocatori italiani. Il primo è stato Folorunsho, arrivato a Firenze dal Napoli, nato a Roma nel 1998, a cui farà seguito l’arrivo di Cher Ndour e Nicolò Zaniolo, rispettivamente nati a Brescia nel 2004 e a Massa nel 1999. Attenzione, poi, a Nicolò Fagioli, anche lui italiano, nato a Piacenza nel 2001, il cui nome resta in orbita viola nel caso in cui dovesse partire Richardson.
Una Fiorentina, dunque, sempre più made in Italy quella che sta nascendo. Non per caso o per necessità, ma più per volontà. Il patron viola Rocco Commisso non ha mai fatto mistero di tenerci particolarmente ad avere una squadra con più calciatori italiani possibili, magari facendo da serbatoio per la Nazionale. Lui, che partendo dall’Italia si è fatto da solo in Usa, che da ragazzino guardava le partite della Serie A, ammirava i giocatori italiani e tifava la Nazionale, come quando era a Firenze proprio nel 2006 quando l’Italia vinse il Mondiale in Germania (anche per quello prese Gattuso come allenatore). In tal senso ha trovato una spalla, o meglio un braccio, in Daniele Pradé, da sempre dirigente più avvezzo al mercato interno piuttosto che estero.
La scorsa estate erano arrivati Cataldi, Bove, Kean e Colpani. Fino a pochi giorni fa, la coppia di difensori centrali della Fiorentina era composta da Pietro Comuzzo e Luca Ranieri, mentre Cataldi e Bove erano degli intoccabili, prima di dover fare i conti con piccoli ma continui problemi fisici il primo e con uno ma grande il secondo. Anche grazie alla rinascita in maglia viola Kean è tornato ad essere il centravanti della Nazionale assieme a Retegui, mentre fino a pochi mesi fa avevano un ruolo chiave nello spogliatoio viola i vari Biraghi, Terracciano, fino all’anno scorso Bonaventura. La storia di Kayode, invece, meriterebbe un capitolo a parte, ma anche il terzino fino a pochi mesi fa era un violazzurro. Vanno aggiunto alla lista Parisi, Sottil, Mandragora e Martinelli. Adesso anche Folorunsho, coi prossimi che saranno Zaniolo e Ndour. Occhio a Fagioli e…chissà, magari qualche mister X, anzi signor X (in tema di made in Italy).
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