Nei giorni scorsi una delegazione della Camera penale di Firenze si è recata in visita alla Casa Circondariale di Firenze per visitare la struttura e prendere visione delle criticità che vengono denunciate da tempo da detenuti e personale.
"Aderendo all'iniziativa promossa dall'Osservatorio Carcere UCPI, “Ristretti in Agosto”, una delegazione della Camera penale di Firenze composta dal Presidente Avv. Luca Maggiora, dai componenti del Direttivo Avv. Daniela Denarosi, Avv. Valeria Valignani, Avv. Lapo Bechelli, dal Referente dell'osservatorio locale Avv. Duccio Martellini, dal componente dell'Osservatorio carcere UCPI Avv. Massimiliano Chiuchiolo e dall'Avv. Paola Pasquinuzzi (anche quale Consigliera del COA di Firenze) ha svolto la visita presso la Casa Circondariale di Firenze.
"Aderendo all'iniziativa promossa dall'Osservatorio Carcere UCPI, “Ristretti in Agosto”, una delegazione della Camera penale di Firenze composta dal Presidente Avv. Luca Maggiora, dai componenti del Direttivo Avv. Daniela Denarosi, Avv. Valeria Valignani, Avv. Lapo Bechelli, dal Referente dell'osservatorio locale Avv. Duccio Martellini, dal componente dell'Osservatorio carcere UCPI Avv. Massimiliano Chiuchiolo e dall'Avv. Paola Pasquinuzzi (anche quale Consigliera del COA di Firenze) ha svolto la visita presso la Casa Circondariale di Firenze.
La delegazione, accompagnata dal Comandante degli Agenti di Polizia Penitenziaria Massimo Mencaroni ha potuto visitare grande parte della struttura confermando tutte le criticità conosciute ed evidenziate nelle precedenti visite ed ancora sussistenti.
Il reparto Transito è quello che, significativamente, appare del tutto inadeguato ad ospitare persone vista la palese insalubrità e la collocazione al livello inferiore del calpestio, tale da renderlo del tutto invivibile.
Preoccupa la chiusura della seconda cucina (inaugurata pochi anni fa e munita di attrezzature moderne) dichiarata inagibile per pericolo di cedimento strutturale del pavimento.
Le sezioni, al netto della 5° resa inagibile a seguito delle ultime drammatiche manifestazioni dei detenuti dello scorso luglio, scontano la fatiscenza ed il sovraffollamento.
Il reparto accoglienza risulta, al più, un dormitorio.
La presenza di numerose diverse etnie (più di 60) rende difficilissima la allocazione dei detenuti e la prevenzione di scontri. A ciò si aggiunga come il numero ridotto del personale di Polizia Penitenziaria in servizio, al netto dei reali sforzi profusi, renda assolutamente critica la gestione dell'Istituto.
Il reparto femminile risulta sicuramente più ordinato e meno fatiscente anche se necessita ancora di importanti interventi di manutenzione per prevenire le copiose infiltrazioni di acqua piovana.
I luoghi dedicati ai “passeggi”, all'infuori di quello utilizzabile per la 8° sezione, risultano essere ristretti spazi tutti circondati da muri di cemento armato che impediscono una visione di profondità.
Da segnalare il decesso di un detenuto con patologie complesse, avvenuto durante l'ennesimo ricovero ospedaliero, che in ragione della sua totale indigenza non è riuscito a trovare nel tempo alcuna collocazione alternativa nonostante le ripetute richieste di differimento della pena.
La visita ha consegnato ancora una volta una realtà durissima che necessita di interventi strutturali e sociali.
Assieme alla nostra delegazione anche il Garante fiorentino Eros Cruccolini, l'assessore al Welfare Nicola Paulesu ed il Sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti,i quali hanno condiviso la necessità di interventi di tipo sociale per poter garantire, a chi ne ha diritto, una alternativa al carcere."
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