"Oggi abbiamo visitato il carcere di Sollicciano a Firenze. È in una situazione drammatica. È una struttura con carenze infrastrutturali gravissime e sconta sia un oggettivo sovraffollamento che carenza di personale. Molte le sezioni chiuse per inagibilità. Alla direttrice e agli agenti della polizia Penitenziaria va il nostro plauso perchè lavorano in condizioni di enorme difficoltà, con tensioni fra i detenuti che sono evidenti. Molti di loro fanno reclami per indennità da sovraffollamento ed ottengono ragione, il che si traduce in scarcerazione anticipata". Lo dichiara la deputata e vicesegretaria nazionale di Forza Italia, Deborah Bergamini, al termine della visita al carcere di Sollicciano in occasione dell'iniziativa promossa dal partito 'Estate in carcere'.
"Il 70% dei detenuti sono extracomunitari, - aggiunge - molti sono tossicodipendenti o afflitti da psicopatologie gravi e un ambiente così problematico aggrava la loro permanenza. Bene ha fatto il nostro segretario nazionale, Antonio Tajani, a chiederci di visitare le carceri. Oggi queste strutture sono il deposito di tutti i problemi che non siamo in grado di risolvere, dalla sicurezza nelle città all'immigrazione illegale, e coloro che vi entrano per scontare una pena, quando escono, non sono certamente migliori e vengono riconsegnati alla marginalità e alla criminalità".
"Questo - conclude - ci pone una serie di riflessioni e di azioni, dalla urgente costruzione di nuovi istituti penitenziari fino ad un ricorso più organizzato alle pene alternative, laddove ve ne siano tutti i requisiti. Le pene si devono scontare, ma sempre rispettando dignità e sicurezza."
"Il 70% dei detenuti sono extracomunitari, - aggiunge - molti sono tossicodipendenti o afflitti da psicopatologie gravi e un ambiente così problematico aggrava la loro permanenza. Bene ha fatto il nostro segretario nazionale, Antonio Tajani, a chiederci di visitare le carceri. Oggi queste strutture sono il deposito di tutti i problemi che non siamo in grado di risolvere, dalla sicurezza nelle città all'immigrazione illegale, e coloro che vi entrano per scontare una pena, quando escono, non sono certamente migliori e vengono riconsegnati alla marginalità e alla criminalità".
"Questo - conclude - ci pone una serie di riflessioni e di azioni, dalla urgente costruzione di nuovi istituti penitenziari fino ad un ricorso più organizzato alle pene alternative, laddove ve ne siano tutti i requisiti. Le pene si devono scontare, ma sempre rispettando dignità e sicurezza."
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