Convegno Back to the Future a Palazzo Vecchio

Il 14 maggio 1924 furono 33 i viticoltori ad avere un progetto comune e decidere di creare il Consorzio Vino Chianti Classico: la loro visione fu quella di credere nell'unità di intenti, nella forza della collettività, fu quella di investire nell'aggregazione uscendo dalla miopia del singolo interesse privato, perché solo così si poteva gestire una produzione che potesse parlare di un intero territorio.

Questi 33 ''padri fondatori'' furono 
lungimiranti anche nel pensare per primi alla necessità di rendere visibile e riconoscibile la qualità del loro prodotto, del loro vino, scegliendo un'immagine, un emblema del territorio: il Gallo Nero divenuto simbolo di qualità, autenticità e identità.
      
La ricorrenza del 14 maggio è stata celebrata ieri, a Palazzo Vecchio
con il convegno ''Back to the Future'' sulle nuove prospettive della denominazione, il cui grande tema sarà la declinazione del binomio sostenibilità - territorialità in varie direttrici, coinvolgendo esperti del settore e ospiti internazionali per un confronto costruttivo. All'evento è intervenuto il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.
      
Molte sono le iniziative per il Centenario, a partire da quelle di 
impronta storica, come la mostra ''Chianti Classico Century''presentata in anteprima alla Chianti Classico Collection, che ripercorre questi primi cento anni del Consorzio attraverso il pensiero dei suoi 19 Presidenti, e il libro ''Sulle tracce del Gallo Nero'' a firma di Daniele Cernilli in collaborazione con Paolo De Cristofaro, per i tipi di Giunti, storica editrice fiorentina, presentato oggi alla stampa, prima dell'uscita in libreria.
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