Pasqua in crescita per il turismo. Almeno in Italia. Secondo un’indagine condotta dal Centro Studi Turistici di Firenze per Assoturismo, dal 30 marzo al 2 aprile sono previste oltre 7 milioni di presenze nelle strutture ricettive italiane, con un +1,2% rispetto allo scorso anno. In particolare, sarà la presenza di turisti stranieri ad aumentare, con un +3,2% sul 2023, benché la quota di presenze nostrane sia comunque stimata ancora al 51% del movimento totale. Questo nonostante una leggera flessione (-0,8%) dovuta alla riduzione del potere d’acquisto nazionale che inciderà sul budget.
Claudio Bianchi di Confesercenti Firenze non si sbilancia sui numeri, per quanto riguarda il capoluogo toscano: «Non possiamo fare una stima di quanti turisti arriveranno a Firenze in totale. Crediamo che gli stranieri, rispetto al 2023, saranno un +4%, +5%, mentre gli italiani scenderanno dell’1%, sia per un fattore economico, che di periodo».
La Pasqua del 2023 cadde infatti il 9 aprile: «Faceva più caldo — sottolinea Bianchi — E quindi ora parliamo di una festività in bassa stagione: difficilmente ci sarà il sold out in città». Bianchi è comunque ottimista: «Hotel e airbnb stanno registrando molte prenotazioni, soprattutto da turisti americani e francesi. Per fortuna Firenze ha un’attrattiva all’estero che compensa il mercato interno».
Meglio potrebbe andare nei borghi: «Si prevede il pienone in Chianti e nell’Alto Mugello. Soffrirà invece la costa a causa del tempo», conclude Bianchi.
Non la pensa così Stefano Rosselli, presidente della sezione Industria alberghiera Confindustria Firenze: «La campagna mugellana è scarica e sta faticando. Per quelle zone serve la bella stagione. Questa coda di inverno mal si abbina al pensiero di passeggiate e giornate in piscina». Con il freddo potrebbero avvantaggiarsi invece le località di montagna: «Che invece avevano patito l’inverno caldo».
Per Firenze: «Booking dà ancora un 20% di disponibilità negli alberghi. Non siamo alla piena occupazione. E questi ultimi giorni di pioggia non hanno aiutato. Sicuramente, dopo la bolla dello scorso anno, gli hotel torneranno comunque a essere preferiti rispetto agli affitti brevi». Rosselli è in disaccordo con Bianchi anche sulla provenienza dei turisti: «Arriveranno più dal mercato interno. La nostra preoccupazione riguarda la percezione di insicurezza in Europa, soprattutto dopo i recenti attentati».
Rosselli fa il punto per le prossime settimane: «I segnali che ci arrivano dalle prenotazioni sono incoraggianti per il periodo dal 25 aprile in poi».
Aldo Cursano di Confcommercio Toscana parla invece di «grande euforia per Pasqua, con prenotazioni al 90% a Firenze». Una manna dal cielo per il settore: «Soprattutto in centro, dove non c’è residenzialità, ma anche in altre zone in cui ormai i fiorentini si servono soprattutto nei centri commerciali». Difficoltà sul reperire personale: «Troppe case messe a rendita. L’accoglienza si fonda sul servizio, ma i nostri lavoratori faticano a trovare un posto per dormire».
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