Sono già ultimate e funzionanti trentacinque delle trentasette Centrali operative territoriali (le cosiddette Cot) che la Toscana aveva deciso di organizzare sul proprio territorio utilizzando i fondi del Pnrr. Così in una nota la Regione Toscana, con il presidente Eugenio Giani che torna sull'argomento dopo la presa d'atto della Giunta la scorsa settimana e l'approvazione della documentazione trasmessa dalle Asl.
"Le Cot sono uno dei tre pilastri della messa a terra della nuova assistenza territoriale sanitaria - commenta il governatore -. Una rivoluzione nel segno della prossimità e una funzione strategica per una sanità che vuole essere, oltre che di alta qualità, sempre più diffusa e vicina a chi ha bisogno, anche grazie alle nuove tecnologie e la telemedicina.
Continuità, accessibilità ed integrazione sono le tre parole chiave con qui affrontiamo questa sfida e rispondere anche a situazioni complesse e di emergenza".
L'obiettivo, sottoscritto con un accordo con il ministero a maggio 2022, era di attivare trentacinque Cot entro giugno 2024 e l'obiettivo è stato raggiunto. Altre due centrali saranno operative entro la fine di settembre. Su seicento Cot che interessano l' intero territorio nazionale, trentasette sono in Toscana: otto interessano i territori dell'Asl Toscana Sud Est, tredici quelli della Toscana Nord Ovest e sedici (di cui quattordici su sedici già operative: ne mancano due nell'area fiorentina) l'Asl Toscana Centro. Sulle Cot in Toscana sono stati investiti 12 milioni e 800 mila euro per l'implementazione, il collegamento con le aziende e le apparecchiature.
"Le Cot - spiega l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - rappresentano un tassello fondamentale della nuova organizzazione territoriale e insieme alle Asl abbiamo portato avanti con determinazione gli impegni presi nell'utilizzo dei fondi Pnrr per rispettare i tempi e centrare gli obiettivi che ci erano stati assegnati. Quello raggiunto è un grande traguardo condiviso".
"Le Cot sono uno dei tre pilastri della messa a terra della nuova assistenza territoriale sanitaria - commenta il governatore -. Una rivoluzione nel segno della prossimità e una funzione strategica per una sanità che vuole essere, oltre che di alta qualità, sempre più diffusa e vicina a chi ha bisogno, anche grazie alle nuove tecnologie e la telemedicina.
Continuità, accessibilità ed integrazione sono le tre parole chiave con qui affrontiamo questa sfida e rispondere anche a situazioni complesse e di emergenza".
L'obiettivo, sottoscritto con un accordo con il ministero a maggio 2022, era di attivare trentacinque Cot entro giugno 2024 e l'obiettivo è stato raggiunto. Altre due centrali saranno operative entro la fine di settembre. Su seicento Cot che interessano l' intero territorio nazionale, trentasette sono in Toscana: otto interessano i territori dell'Asl Toscana Sud Est, tredici quelli della Toscana Nord Ovest e sedici (di cui quattordici su sedici già operative: ne mancano due nell'area fiorentina) l'Asl Toscana Centro. Sulle Cot in Toscana sono stati investiti 12 milioni e 800 mila euro per l'implementazione, il collegamento con le aziende e le apparecchiature.
"Le Cot - spiega l'assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini - rappresentano un tassello fondamentale della nuova organizzazione territoriale e insieme alle Asl abbiamo portato avanti con determinazione gli impegni presi nell'utilizzo dei fondi Pnrr per rispettare i tempi e centrare gli obiettivi che ci erano stati assegnati. Quello raggiunto è un grande traguardo condiviso".
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