"Mi pare che il ballottaggio a questo punto davvero sia inevitabile, ma mi pare che a suo tempo l'avessimo già detto", e sul cosa fare al secondo turno "non mi esprimo". Lo ha detto Cecilia Del Re, candidata a sindaco di Firenze con Firenze Democratica, commentando il sondaggio Ipsos pubblicato ieri sul Corriere della Sera.
"Al primo turno si sceglie chi ti rappresenterà in consiglio comunale - ha osservato -, è bene che ci sia una pluralità di voci, più persone libere, competenti, e con una visione da portare nell'amministrazione, mentre al secondo turno si sceglierà tra i due sindaci più votati".
Più nel dettaglio, ha aggiunto Del Re a margine di un incontro di FD dedicato a proposte di infrastrutture verdi per Firenze, "i sondaggi non li commentiamo: senza dubbio quello che noi siamo impegnati a fare è lavorare sui temi, sulle proposte, perché un dibattito pubblico in città ci voleva, a fronte di un Pd fiorentino che lo ha voluto evitare all'interno e lo voleva evitare anche esternamente. Fatto sta che dalle criticità dobbiamo sempre guardare alle opportunità, di fronte a delle divisioni che il Pd locale ha voluto, tenendo fuori una parte del partito e non facendo altre alleanze, però il fiorentino avrà più proposte tra cui scegliere, più visioni".
Secondo la candidata di FD, a Firenze "da anni c'è una stessa classe dirigente e purtroppo in questi ultimi anni quella classe dirigente, ovviamente rappresentata dal sindaco in primis, ha anteposto gli interessi propri rispetto a quelli del governo del territorio. Questo Firenze non se lo può permettere, perché è un momento determinante anche per capire dove va la nostra città, dove vuole andare, e occorre mantenere la barra dritta, perché nella scorsa campagna elettorale parlavamo di ambiente e poi non si arriva nemmeno ad adottare il piano del verde".
INFRASTRUTTURE VERDI. La Firenze "del presente e del futuro" deve essere "una città dove le infrastrutture verdi sono al centro della pianificazione, così come una città che respira, con interventi di depavimentazione, di drenaggio, per mitigare le isole di calore. I temi ambientali ci sembrano il grande assente di questa campagna elettorale fiorentina", ha osservato.
"Far respirare gli spazi - ha affermato la candidata -, avere spazi pedonali e verdi, diventa una strategia anche per riappropriarsi dello spazio pubblico. Facciamo degli esempi, come un sottoattraversamento di viale Belfiore, dove c'è stata grande cementificazione riportiamo invece la visione di uno spazio verde, pubblico, pedonale; oppure l'attraversamento di viale Guidoni, che da tempo si chiedeva. Sono degli esempi per dire come lo spazio pubblico possa essere recuperato con più verde, più spazi per la collettività, la socialità, all'interno di una programmazione che guarda appunto al tema dell'emergenza climatica, e usando materiali che siano sostenibili anche per il recupero delle acque contro lo spreco delle risorse naturali".
"Quando ero assessore all'ambiente - ha ricordato Del Re - insieme al Piano operativo detti il via anche al primo Piano del verde e degli spazi pubblici aperti, che purtroppo però poi l'amministrazione non è arrivata nemmeno ad adottare dopo il cambio di deleghe e dopo la mia uscita dalla giunta. La visione invece era quella di mettere le infrastrutture verdi al centro della città, quindi oggi il nostro obiettivo è di dire che quel Piano deve essere portato avanti, adottato e approvato".
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