Con l’amichevole in casa contro la Primavera iniziano i test estivi per la Fiorentina di Raffaele Palladino. Un modo per iniziare a smaltire i carichi di lavoro della prima settimana di ritiro al Viola Park, un modo per il nuovo allenatore viola per iniziare a valutare quanto i giocatori hanno cominciato a comprendere la sua filosofia di gioco.
Per valutazioni più approfondite è ancora troppo presto e sarà così anche durante le amichevoli dei prossimi giorni. Questo perché la rosa è largamente incompleta a causa dell’assenza di giocatori: chi ancora in vacanza, chi impegnato nella finale della Coppa America, chi alle prossime Olimpiadi in Francia. E per via del calciomercato. Solo dopo la tournee in Inghilterra si potrà capire in maniera più approfondita che Fiorentina sta nascendo.
Alla fine della scorsa stagione era opinione diffusa, tra i tifosi, tra gli operatori di mercato e tra i media che per tornare competitivi la Fiorentina avesse avuto bisogno di una vera e propria ‘rivoluzione’ sul mercato perché molti giocatori si sono mostrati al di sotto delle attese e perché Palladino fa giocare le sue squadre in maniera diversa da Italiano.
‘Rivoluzione’ che ancora, però, non c’è stata. Sia perché il mercato chiuderà il 31 agosto prossimo, sia perché Pradè e Goretti non hanno ancora fatto quelle operazioni in uscita che permetterebbero alla società viola di andare su altri giocatori.
Non è un mistero che la scorsa stagione sono finiti nella critica dei tifosi e dei media diversi giocatori: Nzola e Ikone, per ricordarne alcuni di quelli rimasti in viola, ma la lista si potrebbe allungare con altri giocatori che però a oggi potrebbero far parte della Fiorentina anche in questa stagione.
In tutto questo, poi, c’è da considerare (e da non sottovalutare) voci di mercato per delle offerte concrete per Milenkovic (sarebbero già arrivate) e Nico Gonzalez (in arrivo dopo al Coppa America).
Dando per scontato che la società viola può decidere di fare e operare come meglio crede, con la speranza e l’augurio che tutto sia fatto alla fine per rafforzare la squadra e renderla sempre più competitiva, non si può, però, non ricordare che vendere giocatori per fare mercato è sempre sinonimo di ‘autofinanziamento’, situazione che purtroppo Firenze e i tifosi viola in passato hanno già vissuto.
Condividi
Attiva i cookies