AGGIORNATA: "Le mie convinzioni sono ispirate al principio del terzo comma dell'articolo 116 della Costituzione - ha aggiunto Giani - che porta a valutare le ulteriori forme che articolate per regioni posso portare a disciplinare e gestire in autonomia alcune materie, per la Toscana ad esempio i beni culturali o la geotermia". Per il governatore "è una questione politica e come tale va affrontata: è necessario dare volto all'articolo 5 della Costituzione così concepito nella visione del regionalismo dai Costituenti".
Casucci, firmatario dell'interrogazione insieme alla capogruppo della Lega Elena Meini, ha ringraziato Giani e lo ha invitato a "non arroccarsi su posizioni pregiudiziali", ribadendo "la massima disponibilità a trattare", e sottolineando che "il ministro Calderoli sul tema della geotermia ha fatto una grande apertura concedendo una royalties alla Toscana. Inoltre la legge Calderoli prevede un fondo solidaristico di 94 miliardi di residuo attivo che le regioni che dovessero gestire le competenze dovrebbero restituire. Quello che chiediamo è che vengano gestiti con trasparenza. Non chiudiamoci dunque le porte con approcci ideologici".
"Sono un regionalista che crede in un regionalismo equo e solidale, e tutte le mie prese di posizione sono state animate da quelle principio", mentre la legge Calderoli è uno "spacca-Italia" che "rischia invece di minare il profilo proprio della unità e della indivisibilità della Repubblica". Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, rispondendo in aula del Consiglio regionale a una interrogazione di Marco Casucci (Lega) sul tema dell'autonomia differenziata.
"L'autonomia, il regionalismo equo e solidale di cui io parlo leggendo l'articolo 16, terzo comma della Costituzione - ha aggiunto -, era ben contenuto nelle impostazioni che l'allora ministro degli affari regionali Maria Stella Gelmini aveva pubblicato attraverso un disegno di legge che aveva portato a tre proposte, quelle dell'Emilia Romagna, del Piemonte e della Lombardia, come forma di attuazione di quell'articolo". "Ma quel testo è completamente diverso da quello che è stato presentato dal ministro Calderoli - ha osservato ancora -, il quale arriva sostanzialmente ad affermare su 22 materie materie una competenza che a mio giudizio diventa una competenza autarchica delle Regioni. E' un testo di legge che acuisce i divari fra le regioni".
Casucci, firmatario dell'interrogazione insieme alla capogruppo della Lega Elena Meini, ha ringraziato Giani e lo ha invitato a "non arroccarsi su posizioni pregiudiziali", ribadendo "la massima disponibilità a trattare", e sottolineando che "il ministro Calderoli sul tema della geotermia ha fatto una grande apertura concedendo una royalties alla Toscana. Inoltre la legge Calderoli prevede un fondo solidaristico di 94 miliardi di residuo attivo che le regioni che dovessero gestire le competenze dovrebbero restituire. Quello che chiediamo è che vengano gestiti con trasparenza. Non chiudiamoci dunque le porte con approcci ideologici".
"Sono un regionalista che crede in un regionalismo equo e solidale, e tutte le mie prese di posizione sono state animate da quelle principio", mentre la legge Calderoli è uno "spacca-Italia" che "rischia invece di minare il profilo proprio della unità e della indivisibilità della Repubblica". Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, rispondendo in aula del Consiglio regionale a una interrogazione di Marco Casucci (Lega) sul tema dell'autonomia differenziata.
"L'autonomia, il regionalismo equo e solidale di cui io parlo leggendo l'articolo 16, terzo comma della Costituzione - ha aggiunto -, era ben contenuto nelle impostazioni che l'allora ministro degli affari regionali Maria Stella Gelmini aveva pubblicato attraverso un disegno di legge che aveva portato a tre proposte, quelle dell'Emilia Romagna, del Piemonte e della Lombardia, come forma di attuazione di quell'articolo". "Ma quel testo è completamente diverso da quello che è stato presentato dal ministro Calderoli - ha osservato ancora -, il quale arriva sostanzialmente ad affermare su 22 materie materie una competenza che a mio giudizio diventa una competenza autarchica delle Regioni. E' un testo di legge che acuisce i divari fra le regioni".
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