Lo spaccio di droga "è un fenomeno da contrastare con molta determinazione, le istituzioni devono far squadra: questo tavolo che ci consente di sintonizzare le misure che ciascuno di noi mette in evidenza è sicuramente un'iniziativa valida". Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, commentando l'annuncio da parte della prefetta di Firenze, Francesca Ferrandino, della nascita di un gruppo di lavoro sul fenomeno droga in città, a cui partciperà anche la Regione con le Asl.
"Ho dato la disponibilità della Regione per il gruppo di lavoro - ha spiegato Giani, a margine della presentazione di nuove misure per la formazione - che tende a entrare più nel vivo della crescita di un sistema, con la criminalità organizzata sempre molto presente sullo spaccio di droga, che a livello di sensibilità diffusa sta generando poi come contraccolpo e come attività indiretta quei fenomeni di criminalità che mettono in seria discussione la sicurezza nelle nostre città e nella nostra Toscana".
Per il governatore toscano "la partecipazione della Regione al tavolo di lavoro, su cui ho manifestato alla prefetta Ferrandino piena disponibilità, significa coinvolgimento e partecipazione delle Asl e di quei settori delle Asl che possano dare una conoscenza più approfondita e più diretta rispetto al fenomeno della crescita dello spaccio e della diffusione della droga, soprattutto fra i giovani".
"Ho dato la disponibilità della Regione per il gruppo di lavoro - ha spiegato Giani, a margine della presentazione di nuove misure per la formazione - che tende a entrare più nel vivo della crescita di un sistema, con la criminalità organizzata sempre molto presente sullo spaccio di droga, che a livello di sensibilità diffusa sta generando poi come contraccolpo e come attività indiretta quei fenomeni di criminalità che mettono in seria discussione la sicurezza nelle nostre città e nella nostra Toscana".
Per il governatore toscano "la partecipazione della Regione al tavolo di lavoro, su cui ho manifestato alla prefetta Ferrandino piena disponibilità, significa coinvolgimento e partecipazione delle Asl e di quei settori delle Asl che possano dare una conoscenza più approfondita e più diretta rispetto al fenomeno della crescita dello spaccio e della diffusione della droga, soprattutto fra i giovani".
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