Rischia il processo Cheikhna Dia, il senegalese di 26 anni accusato di aver accoltellato Petru Tataru, il diciannovenne di origine moldava, trovato in fin di vita in Largo Alinari, nel centro storico di Firenze, la notte tra il 13 e 14 marzo 2024.
La pm Alessandra Falcone nei giorni scorsi ha notificato l'avviso di conclusione indagini all'uomo che è in carcere da marzo scorso, in esecuzione di una misura cautelare con l'accusa di omicidio volontario e rapina. Non è escluso che nei prossimi giorni il difensore Francesco Stefani chieda l'interrogatorio per il suo assistito.
Grazie alle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private, gli investigatori della squadra mobile riuscirono a ricostruire ciò che accadde quella notte, poco prima dell'una. La vittima, secondo l'accusa, avrebbe avuto una discussione con il cittadino senegalese e altre persone, di fronte a un fast food, a due passi dallo scalo fiorentino di Santa Maria Novella. Poi Dia avrebbe attirato Tataru in via Fiume. E qui, secondo la procura, dopo aver strattonato e minacciato con un coltello il diciannovenne, lo avrebbe colpito al braccio, al fianco e all'addome.
Poi, avrebbe rubato alla vittima del denaro prima di fuggire. Tataru, ferito, raggiunse Largo Alinari dove si è accasciò. A dare l'allarme al 118, furono alcuni passanti. La vittima fu portata in condizioni gravissime all'ospedale di Santa Maria Nuova: morì dopo qualche ora. L'aggressore fu rintracciato dalla polizia a bordo di un'auto con altre cinque persone in piazza de' Nerli. I sei furono ascoltati in questura e poi per Dia fu disposto il fermo di indiziato di delitto. Da allora è in carcere.
La pm Alessandra Falcone nei giorni scorsi ha notificato l'avviso di conclusione indagini all'uomo che è in carcere da marzo scorso, in esecuzione di una misura cautelare con l'accusa di omicidio volontario e rapina. Non è escluso che nei prossimi giorni il difensore Francesco Stefani chieda l'interrogatorio per il suo assistito.
Grazie alle telecamere di videosorveglianza pubbliche e private, gli investigatori della squadra mobile riuscirono a ricostruire ciò che accadde quella notte, poco prima dell'una. La vittima, secondo l'accusa, avrebbe avuto una discussione con il cittadino senegalese e altre persone, di fronte a un fast food, a due passi dallo scalo fiorentino di Santa Maria Novella. Poi Dia avrebbe attirato Tataru in via Fiume. E qui, secondo la procura, dopo aver strattonato e minacciato con un coltello il diciannovenne, lo avrebbe colpito al braccio, al fianco e all'addome.
Poi, avrebbe rubato alla vittima del denaro prima di fuggire. Tataru, ferito, raggiunse Largo Alinari dove si è accasciò. A dare l'allarme al 118, furono alcuni passanti. La vittima fu portata in condizioni gravissime all'ospedale di Santa Maria Nuova: morì dopo qualche ora. L'aggressore fu rintracciato dalla polizia a bordo di un'auto con altre cinque persone in piazza de' Nerli. I sei furono ascoltati in questura e poi per Dia fu disposto il fermo di indiziato di delitto. Da allora è in carcere.
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