“Un anno di crisi del comparto moda è stata banalizzata e sottovalutata dalle istituzioni regionali toscane e ne è prova il fatto che, anche durante questo secondo tavolo regionale dedicato al quale ho partecipato, si stanno ancora raccogliendo richieste da portare ai tavoli nazionali. La disponibilità e tutto l’impegno possibile del governo sono fatti, dimostrati attraverso le risorse trovate e gli strumenti messi in campo, e che saranno garantiti nei prossimi mesi. L’ho ribadito mentre le istituzioni regionali hanno saputo solo sottolineare il valore di un memorandum di contrasto alla crisi in cinque punti, scritti in due pagine, già decantato allo scorso tavolo del 25 novembre, cambiato oggi durante il corso dei lavori, nonostante per la stesura siano stati impiegati ben due mesi, non mancando comunque di attaccare il governo con il ben noto ritornello che ció che è stato fatto, non è sufficiente”. La deputata pratese di Fratelli d’Italia Chiara La Porta non è tenera con le istituzioni regionali toscane riguardo le misure messe in campo per contrastare la grave crisi che il comparto della moda sta attraversando ormai da diversi mesi.
“Ci chiediamo se questa metodologia non sia la stessa che ha portato la sinistra istituzionale toscana a richiedere a gran voce la cassa integrazione straordinaria come solo strumento possibile per fronteggiare la crisi, per poi sostenere invece anche nella sede del tavolo dedicato che si è trattato di una misura non risolutiva. Non comprendiamo, il che sconcerta, quale percorso intenda intraprendere la Regione per, fattivamente, fare la propria parte in una battaglia per aiutare un settore strategico che sarà, comprensibilmente, ancora lunga. Di certo c'è che, rispetto agli scorsi lavori, è scomparso dal tavolo anche il tema del ricorso al Fondo Sociale Europeo, che il Presidente Eugenio Giani si era impegnato ad utilizzare per destinarlo alla formazione” prosegue la deputata.
“Restiamo in attesa della lettura del memorandum, ma anche di una risposta, che attendiamo da anni, da parte della Regione, sulla legge, mai normata, dei distretti, nuovamente messa in calendario grazie al lavoro del nostro gruppo in Consiglio Regionale. Se la Regione pensa di ridursi solo ad additare il governo per ricordare la crisi sistemica che la moda sta vivendo, le istituzioni regionali non si preoccupino; la vediamo bene tutti i giorni sui nostri territori e, ogni giorno, dialoghiamo con il governo per trovare nuove soluzioni e nuovi aiuti concreti" conclude La Porta.Condividi
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