I dati dell'Osservatorio territoriale lavoro e formazione

Si è tenuto questa mattina a Prismalab di Prato l'incontro sull'Osservatorio territoriale lavoro e formazione, dove sono stati illustrati e analizzati i dati raccolti dall'Osservatorio a tre anni dalla sua nascita.
      
Erano presenti l'assessora al Bilancio e allo Sviluppo Economico 
Benedetta Squittieri che ha introdotto il lavoro svolto dall'Amministrazione comunale insieme alla Regione, la consigliera regionale Ilaria Bugetti, l'assessora della Regione Toscana Alessandra Nardini, Enrico Fabbri e Dimitri Storai del Polo universitario Pin che hanno presentato i dati salienti raccolti nelle loro ricerche, il dirigente responsabile dell'area di ricerca di lavoro, istruzione e welfare di Irpet Nicola Sciclone, il dirigente responsabile dell'area di ricerca "Congiuntura e struttura economica" di Irpet Leonardo Ghezzi e il segretario Cisl Firenze Prato Marco Bucci.
      
Durante l'incontro è stato illustrato lo studio realizzato dal Pin e 
dall'Irpet sul fabbisogno professionale locale: dall'analisi svolta emerge che esclusi gli insegnanti, le altre figure richieste dal mercato del lavoro sono più o meno collegate al settore manifatturiero. Il sistema locale di Prato si caratterizza quindi per una doppia anima, quella manifatturiera, che riesce a drenare anche lavoratori dall'esterno, e quella urbana, in gran parte auto-contenuta. È vero quindi che una parte dei pratesi con alta qualifica fuoriesce dal sistema locale, ma non in misura così accentuata come avviene per altri distretti industriali ''puri''.

L'anima metropolitana di Prato ne fa infatti anche un sistema urbano a 
pieno titolo, con le sue funzioni di servizi avanzati e pubblici, che lo rendono un ibrido tra il distretto industriale tipico e la città.
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