È stato pubblicato il bando per l'aggiudicazione dello stabilimento della Malatesta Legnami, la storica segheria di Licciana Nardi (Aulla) fallita nel 2023 dopo l'ultima gestione proprietaria. E' quanto spiegato dalla Regione Toscana.
Comune e Regione, i curatori fallimentari, le organizzazioni sindacali hanno lavorato per restituire un futuro alla falegnameria che da sempre si occupa di imballaggi industriali. Due le particolarità emerse in questi giorni. Il bando di vendita, che scadrà il 17 maggio, è costruito, seguendo le opportunità concesse dal Codice della crisi e dell'insolvenza, in modo tale che i debiti della Società Malatesta vantati dai creditori privilegiati potranno essere scontati dal prezzo di vendita.
Chi si accollerà l'acquisto dello stabilimento, che dovrà subire importanti adeguamenti specialmente in tema di sicurezza, potrà cioè scontare anche tutti i debiti (tfr lavoratori, mutuo ipotecario dello stabile, i crediti previlegiati) dal prezzo di vendita, si spiega in una nota. Ed ancora la conservazione delle maestranze permetterà di riprendere l'attività.
"Abbiamo lavorato a più mani e su più piani - spiega Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali -: la Regione, assistita in ogni passo dalle strutture di Arti e unità di crisi, ha fatto scouting, come ormai fa ogni volta che tenta di favorire l'incontro di domanda e offerta sul territorio. Abbiamo incontrato una serie di imprenditori interessati. Nelle more della procedura di curatela siamo riusciti ad agganciare la cassa integrazione per i lavoratori, che dunque non sono dispersi ma anzi pronti alla ripartenza. Un fatto non da poco in un territorio come questo e con professionalità maturate negli anni”
Comune e Regione, i curatori fallimentari, le organizzazioni sindacali hanno lavorato per restituire un futuro alla falegnameria che da sempre si occupa di imballaggi industriali. Due le particolarità emerse in questi giorni. Il bando di vendita, che scadrà il 17 maggio, è costruito, seguendo le opportunità concesse dal Codice della crisi e dell'insolvenza, in modo tale che i debiti della Società Malatesta vantati dai creditori privilegiati potranno essere scontati dal prezzo di vendita.
Chi si accollerà l'acquisto dello stabilimento, che dovrà subire importanti adeguamenti specialmente in tema di sicurezza, potrà cioè scontare anche tutti i debiti (tfr lavoratori, mutuo ipotecario dello stabile, i crediti previlegiati) dal prezzo di vendita, si spiega in una nota. Ed ancora la conservazione delle maestranze permetterà di riprendere l'attività.
"Abbiamo lavorato a più mani e su più piani - spiega Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali -: la Regione, assistita in ogni passo dalle strutture di Arti e unità di crisi, ha fatto scouting, come ormai fa ogni volta che tenta di favorire l'incontro di domanda e offerta sul territorio. Abbiamo incontrato una serie di imprenditori interessati. Nelle more della procedura di curatela siamo riusciti ad agganciare la cassa integrazione per i lavoratori, che dunque non sono dispersi ma anzi pronti alla ripartenza. Un fatto non da poco in un territorio come questo e con professionalità maturate negli anni”
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