Sono passati sette anni dall’assassinio di Niccolò Ciatti a Lloret de Mar, quando in un locale con alcuni amici fu aggredito brutalmente da un gruppo di ceceni e pestato a morte dal lottatore di MMA Rassoul Bissoultanov, che gli sferrò il colpo che lo uccise.
Da allora la lunga trafila processuale ha dichiarato colpevole Bissoultanov in ogni grado di giudizio (qui dell’articolo sulle motivazioni della Cassazione), ma tutto sembra inutile, perché Bissoultanov, dopo esser stato estradato in Italia dalla Germania e rilasciato ha fatto perdere le proprie tracce, e ad oggi risulta ancora latitante: sulle sue tracce non c’è solo la magistratura italiana, ma anche quella spagnola e l’Interpol.
Il padre di Niccolò Ciatti si è sfogato contro quella leggerezza che, per ora, sta costando carissima: “Quella scarcerazione è avvenuta erroneamente e ora noi viviamo con un profondo senso di ingiustizia, noi non possiamo arrenderci al fatto che l’assassino di Niccolò sia a piede libero, la vera condanna l’ha subita lui”.
Anche il Comune di Scandicci, luogo di nascita di Niccolò, ha voluto fare qualcosa, dedicando alla memoria del ragazzo un parco pubblico: “La scomparsa di Niccolò ha lasciato una cicatrice nella comunità”.
Da allora la lunga trafila processuale ha dichiarato colpevole Bissoultanov in ogni grado di giudizio (qui dell’articolo sulle motivazioni della Cassazione), ma tutto sembra inutile, perché Bissoultanov, dopo esser stato estradato in Italia dalla Germania e rilasciato ha fatto perdere le proprie tracce, e ad oggi risulta ancora latitante: sulle sue tracce non c’è solo la magistratura italiana, ma anche quella spagnola e l’Interpol.
Il padre di Niccolò Ciatti si è sfogato contro quella leggerezza che, per ora, sta costando carissima: “Quella scarcerazione è avvenuta erroneamente e ora noi viviamo con un profondo senso di ingiustizia, noi non possiamo arrenderci al fatto che l’assassino di Niccolò sia a piede libero, la vera condanna l’ha subita lui”.
Anche il Comune di Scandicci, luogo di nascita di Niccolò, ha voluto fare qualcosa, dedicando alla memoria del ragazzo un parco pubblico: “La scomparsa di Niccolò ha lasciato una cicatrice nella comunità”.
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