La decisione del Consiglio Regionale in una risoluzione approvata oggi a larga maggioranza

La Giunta toscana dovrà dare continuità, implementandone le risorse per gli interventi previsti dalla legge regionale sui 'Custodi della montagna toscana' con l'obiettivo di rendere sempre più stabili ed efficaci le relative azioni finalizzate a tutelare i territori montani e a contrastarne lo spopolamento.
E' quanto previsto da una risoluzione approvata all'unanimità dal Consiglio regionale su proposta della commissione regionale per la valorizzazione delle aree interne.

    
Nell'illustrare l'atto il presidente della commissione aree interne Marco Niccolai (Pd) ha sottolineato come "la legge 'Custodi della montagna toscana' abbia avuto un'accoglienza positiva, con più di 400 imprese finanziate grazie al provvedimento stesso. La stesura dei patti di comunità ha poi coinvolto 16 comuni con 32 domande presentate nell'ultimo bando quello del 2023".

Il consigliere Pd Mario Puppa ha anche reso noti gli esiti dei due primi bandi che hanno riguardato il Fondo della montagna e che ha visto il finanziamento per circa 8 milioni di interventi dei comuni e delle unioni dei comuni. "Fino al 27 luglio - ha spiegato - sono poi aperte le domande per il contributo da 30mila euro per coloro che vadano a vivere, prendendo la residenza e acquistando un immobile, nei comuni montani".

Ancora su proposta della commissione aree interne, l'assemblea toscana ha approvato a maggioranza (con i 28 voti a favore di Pd, Iv, Lega, M5s, gruppo Misto e l'astensione di Fdi) la proposta di risoluzione che chiede interventi e riforme per permettere alle Province di svolgere compiti e funzioni assegnate. L'atto chiede che la Giunta regionale si attivi per individuare ulteriori strumenti per garantire alle Province "le necessarie risorse finanziarie da destinare all'espletamento dei compiti loro assegnati, anche in funzione degli interventi da attuare nelle aree marginali e interne del Paese".

Approvato anche un emendamento firmato da maggioranza e opposizioni, inserito nell'impegnativa, che prevede il ripristino dell'elezione diretta del presidente e del Consiglio provinciale.
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