“Insidie sociali ed occupazionali dietro privatizzazione”

Audizione domani in una seduta congiunta delle commissioni affari istituzionali e aree interno del Consiglio regionale toscano dei sindacati per esprimere timori per le ricadute anche in Toscana dell'ulteriore cessione di azioni decisa dal Governo per Poste. Lo rendono noto gli stessi sindacati.
    
In questi mesi, ricordano Cisl, Cgil e Uil Toscana in una nota congiunta, i sindacati hanno denunciato "le insidie sociali ed occupazionali" che si nascondono dietro l'ulteriore privatizzazione: "dalla antieconomicità della stessa, in cui lo Stato rinuncia a incassare un dividendo che nel giro di pochi anni supererà quanto incasserebbe con questa quota di privatizzazione, al rischio di porre in mano ad investitori istituzionali, spesso stranieri, le decisioni sulla gestione dei risparmi e dei dati di milioni di cittadini".

I sindacati hanno quindi lanciato su questi temi una mobilitazione, sia a livello nazionale che sui territori, per ottenere un incontro con il Governo e per sensibilizzare le istituzioni locali e la popolazione sui rischi a cui si può andare incontro, per i lavoratori e per il servizio postale ai cittadini. Slp-Cisl, Slc-Cgil e Uilposte, insieme alle altre sigle sindacali del settore, hanno chiesto un incontro in merito anche al governo e al Mef, ma finora, spiegano, non hanno avuto risposta. Domani l'audizione a livello regionale.
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