Il Consiglio comunale di Prato ha approvato oggi in via definitiva, con 19 voti favorevoli (Pd, lista civica La forza del Noi, M5s e Questa è Prato) e 4 contrari (Lista Gianni Cenni sindaco), il nuovo piano strutturale che disegna la città dei prossimi 50 anni, il terzo della storia urbanistica pratese.
Tra Il piano, si spiega dal Comune, vede "una città a zero consumo di suo agricolo, che crescerà in altezza per dare risposta alla spinta produttiva, improntata alla rigenerazione urbana, alla forestazione, alla transizione circolare ed alla inclusione sociale attraverso i servizi di prossimità, alle politiche agricole del Parco della Piana, che conferma la scelta, già operata nel Piano operativo comunale del 2019, di porre la natura al centro. Come è noto - si ricorda anche -, il Piano la scorsa settimana ha vinto il Premio Urbanistica 2024, il più importante in Italia per la rigenerazione urbana".
"Eredito un percorso fatto in precedenza che oggi arriva alla sua conclusione - ha affermato la sindaca Ilaria Bugetti nella sua illustrazione al Consiglio -. Ringrazio la giunta precedente e tutti gli uffici per il lavoro che è stato fatto. E' un punto di partenza importante per la visione che abbiamo di questa città. Un piano che promuove il riuso, la neutralità climatica, nel sostegno all'ambiente e nel rimettere al centro le persone. Mobilità, servizi, un sistema che tiene insieme la manifattura, lo sviluppo economico e una crescita sostenibile".
Nella disciplina dei suoli del piano strutturale il territorio comunale è costituito per 57.900.000 mq (5.790 ettari) da territorio rurale e per circa 39.700.000 mq (3.970 ettari) da territorio urbanizzato. Nelle 9 aree in copianificazione si prevedono 7 aree private a destinazione produttiva e terziario per una quantità di superficie edificata di 85.790 mq, 2 aree a standard per la realizzazione di una scuola media a Grignano, e l'ampliamento dell'impianto sportivo di Iolo.
Il consumo di suolo stimato per aree fondiarie dei 9 interventi è di circa 170.000 mq (17 ettari), il consumo di suolo agricolo di questo piano è dunque lo 0,29% del territorio rurale.
Per quanto riguarda il consumo di suolo nelle aree urbane, all'interno del territorio urbanizzato, sono previste in totale 310.710 mq di superfici di nuova edificazione, che approssimativamente possono generare un consumo di suolo di circa 270.000 mq (circa 27 ettari). Insieme a tali previsioni il piano prevede anche la realizzazione di 3.151.000 mq (315 ettari) di standard in più, che attraverso la perequazione potranno essere realizzati in forza della nuova edificazione prevista. Complessivamente gli standard urbanistici passano da 30 mq ad abitante a 44 mq ad abitante.
Per quanto riguarda le aree produttive, Prato in circa 50 anni ha costruito 2 milioni e mezzo di superfici coperte di edifici industriali, servite da assi viari e connesse alla Tangenziale e alle altre zone produttive, che potranno avere un'evoluzione in altezza, una sorta di Macrolotto 3, ma sopra le fabbriche. Nei circa 2.256.000 mq (226 ettari) di edifici produttivi nei tessuti pianificati sono previsti ampliamenti in sopraelevazione per 1.170.000 mq (117 ettari).
Tra Il piano, si spiega dal Comune, vede "una città a zero consumo di suo agricolo, che crescerà in altezza per dare risposta alla spinta produttiva, improntata alla rigenerazione urbana, alla forestazione, alla transizione circolare ed alla inclusione sociale attraverso i servizi di prossimità, alle politiche agricole del Parco della Piana, che conferma la scelta, già operata nel Piano operativo comunale del 2019, di porre la natura al centro. Come è noto - si ricorda anche -, il Piano la scorsa settimana ha vinto il Premio Urbanistica 2024, il più importante in Italia per la rigenerazione urbana".
"Eredito un percorso fatto in precedenza che oggi arriva alla sua conclusione - ha affermato la sindaca Ilaria Bugetti nella sua illustrazione al Consiglio -. Ringrazio la giunta precedente e tutti gli uffici per il lavoro che è stato fatto. E' un punto di partenza importante per la visione che abbiamo di questa città. Un piano che promuove il riuso, la neutralità climatica, nel sostegno all'ambiente e nel rimettere al centro le persone. Mobilità, servizi, un sistema che tiene insieme la manifattura, lo sviluppo economico e una crescita sostenibile".
Nella disciplina dei suoli del piano strutturale il territorio comunale è costituito per 57.900.000 mq (5.790 ettari) da territorio rurale e per circa 39.700.000 mq (3.970 ettari) da territorio urbanizzato. Nelle 9 aree in copianificazione si prevedono 7 aree private a destinazione produttiva e terziario per una quantità di superficie edificata di 85.790 mq, 2 aree a standard per la realizzazione di una scuola media a Grignano, e l'ampliamento dell'impianto sportivo di Iolo.
Il consumo di suolo stimato per aree fondiarie dei 9 interventi è di circa 170.000 mq (17 ettari), il consumo di suolo agricolo di questo piano è dunque lo 0,29% del territorio rurale.
Per quanto riguarda il consumo di suolo nelle aree urbane, all'interno del territorio urbanizzato, sono previste in totale 310.710 mq di superfici di nuova edificazione, che approssimativamente possono generare un consumo di suolo di circa 270.000 mq (circa 27 ettari). Insieme a tali previsioni il piano prevede anche la realizzazione di 3.151.000 mq (315 ettari) di standard in più, che attraverso la perequazione potranno essere realizzati in forza della nuova edificazione prevista. Complessivamente gli standard urbanistici passano da 30 mq ad abitante a 44 mq ad abitante.
Per quanto riguarda le aree produttive, Prato in circa 50 anni ha costruito 2 milioni e mezzo di superfici coperte di edifici industriali, servite da assi viari e connesse alla Tangenziale e alle altre zone produttive, che potranno avere un'evoluzione in altezza, una sorta di Macrolotto 3, ma sopra le fabbriche. Nei circa 2.256.000 mq (226 ettari) di edifici produttivi nei tessuti pianificati sono previsti ampliamenti in sopraelevazione per 1.170.000 mq (117 ettari).
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