"La delibera di Art che impone lo spostamento dei treni regionali e interregionali dalla Direttissima alla linea lenta dall'1 gennaio 2026 va rinviata". A dirlo sono i sindaci e gli amministratori di 10 comuni del Valdarno, che, saliti in treno a San Giovanni Valdarno (Arezzo), hanno manifestato alla stazione di Firenze Santa Maria Novella con un flash mob a sostegno delle richieste dei pendolari. Presenti anche i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli e Cristiano Benucci (Pd), e Marco Casucci (Noi Moderati).
"Un provvedimento inaccettabile - ha detto Leonardo Degli Innocenti o Sanni, sindaco di Cavriglia e portavoce dei sindaci del Valdarno - che peggiora il servizio e la vita dei cittadini. Va sospeso almeno fino alla consegna dei nuovi treni regionali da 200 km/h, già acquistati, ma ancora non in esercizio".
Ceccarelli ha ricordato che "la Regione Toscana si è già opposta. I nuovi treni, che possono viaggiare sulla linea Av, sono in ritardo di consegna. Serve ascoltare questa richiesta, prima che la decisione diventi irreversibile. Chiediamo a ministero, Trenitalia e Rfi soluzioni migliorative e sostenibili, non tagli mascherati da riorganizzazione".
Alla manifestazione non ha preso parte il Comitato pendolari Valdarno direttissima, che ha invece chiesto un incontro urgente con la Regione e gli amministratori locali, sollecitando azioni concrete e immediate.
"Non bastano i flash mob simbolici - ha dichiarato il portavoce Maurizio Da Re - serve un confronto diretto per ottenere una deroga e salvare la Direttissima almeno fino alla programmazione oraria di dicembre".
Critico anche il Movimento consumatori Toscana: "Altro che flash mob, servono fatti. Ci rivolgiamo in particolare alla Regione Toscana. I cittadini chiedono risposte vere e soluzioni strutturali, non selfie in stazione. Come misura tampone, chiediamo sconti immediati e indennizzi per i pendolari. Ma sia chiaro: gli sconti non sono la soluzione".
"Un provvedimento inaccettabile - ha detto Leonardo Degli Innocenti o Sanni, sindaco di Cavriglia e portavoce dei sindaci del Valdarno - che peggiora il servizio e la vita dei cittadini. Va sospeso almeno fino alla consegna dei nuovi treni regionali da 200 km/h, già acquistati, ma ancora non in esercizio".
Ceccarelli ha ricordato che "la Regione Toscana si è già opposta. I nuovi treni, che possono viaggiare sulla linea Av, sono in ritardo di consegna. Serve ascoltare questa richiesta, prima che la decisione diventi irreversibile. Chiediamo a ministero, Trenitalia e Rfi soluzioni migliorative e sostenibili, non tagli mascherati da riorganizzazione".
Alla manifestazione non ha preso parte il Comitato pendolari Valdarno direttissima, che ha invece chiesto un incontro urgente con la Regione e gli amministratori locali, sollecitando azioni concrete e immediate.
"Non bastano i flash mob simbolici - ha dichiarato il portavoce Maurizio Da Re - serve un confronto diretto per ottenere una deroga e salvare la Direttissima almeno fino alla programmazione oraria di dicembre".
Critico anche il Movimento consumatori Toscana: "Altro che flash mob, servono fatti. Ci rivolgiamo in particolare alla Regione Toscana. I cittadini chiedono risposte vere e soluzioni strutturali, non selfie in stazione. Come misura tampone, chiediamo sconti immediati e indennizzi per i pendolari. Ma sia chiaro: gli sconti non sono la soluzione".
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