L’emozione nel vedere quella comunità che si stringe intorno a chi rischia la vita

Ho pensato a Kiaer ed Eriksen e mi sono chiesto cosa sarebbe successo senza quell’intuizione meravigliosa dell’ex giocatore del Milan tre anni fa, quando impedì al mondo di vivere il dramma del suo compagno di Nazionale.

I ragazzi della Fiorentina e dell’Inter lo hanno fatto subito, spontaneamente, mentre Cataldi agiva con freddezza e molti piangevano.

Lo hanno fatto per Bove, per la sua famiglia che era allo stadio, lo hanno fatto per noi, che dovremmo smetterla una buona volta di spiare la vita degli altri.

Un cerchio magico meraviglioso in cui c’era tutto, la vita e il rischio di morire, il pudore e l’affetto che chi sta soffrendo, uno dei momenti più intensi vissuti in uno stadio.

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