“Dubbio che legge possa afferire a temi tributari e di bilancio“

Sono due i testi presentati oggi dai gruppi di Partito Democratico, Italia Viva e Movimento Cinque Stelle in Consiglio regionale della Toscana per chiedere l'abrogazione della legge 86 dello scorso 26 giugno sull'autonomia differenziata.

Una proposta di delibera chiede l'abrogazione totale, l'altra soltanto parziale relativa a singoli commi degli articoli 1, 2 e 4. Questo è stato spiegato dai promotori, con riferimento all'abrogazione totale, "perché c'è il dubbio che la legge afferisca a temi tributari e di bilancio" quindi non ammissibile a referendum, secondo l'articolo 75 della Costituzione.

"Deciderà la Corte di Cassazione - commenta il capogruppo del Pd al Palazzo del Pegaso Vincenzo Ceccarelli -. Se saranno ammesse entrambe punteremo sull'abrogazione totale".

"Riteniamo che sia una legge che va oltre la ricerca di autonomia che in conferenza Stato Regioni abbiamo sempre sostenuto - ha aggiunto Ceccarelli -. Rischiamo, con il combinato disposto della riforma del premierato, di avere venti staterelli, ognuno con sue prerogative e di metterli in mano a un capo, o una capa, eletti direttamente dal popolo e che hanno controllo molto più debole da parte del Parlamento e del Capo dello Stato".

Di battaglia con doppia valenza, amministrativo-normativa da un lato e politica dall'altro, ha parlato il capogruppo di Iv Stefano Scaramelli, soffermandosi sul secondo aspetto e sottolineando la condivisione con i Cinque Stelle che in Regione sono forza di minoranza: "La costruzione di un fronte popolare, progressiva e riformista nasce e si misura nel merito delle cose che ci uniscono. E in questo momento c'è bisogno di trovare unità di intenti al cospetto di una frammentazione eccessiva".

Per il M5S ha sottoscritto le due proposte di deliberazione la vice capogruppo Silvia Noferi:
"Siamo di fronte a uno scenario totalmente cambiato rispetto a dieci anni fa, adesso abbiamo una destra-destra al governo del Paese, lo vediamo dalle leggi approvate e dalla stretta autoritaria a vari livelli. Per questo siamo contenti di poter contribuire alla richiesta del referendum abrogativo". Scelta, ha però specificato, che ha una valenza nazionale. "In Toscana restiamo all'opposizione".

L'iniziativa del referendum per abrogare la legge sull'autonomia differenziata, ha poi ricordato Ceccarelli "la prendiamo in maniera coordinata con almeno cinque Regioni. La Sardegna che è capofila, l'Emilia Romagna, noi, la Campania e la Puglia. Ma ci risulta che altre Regioni anche di centrodestra del sud stanno riflettendo sull'opportunità di partecipare la ricorso". "Si mette a rischio l'unitarietà del Paese - ha aggiunto -. È singolare che chi professa il sovranismo e il nazionalismo poi invece approvi delle leggi di questo tipo".

Per Scaramelli il rischio non è "solo l'esplosione delle disomogeneità esistenti tra i diversi territori regionali, ma anche la coesione sociale, culturale e territoriale". "Siamo una Regione e abbiamo il compito di legiferare, conosciamo le nostre competenze, e sappiamo che quelle materie e quelle differenziazioni introdotte dalla legge sull'autonomia differenziata non fanno bene al sistema Paese e ai nostri cittadini".

Noferi ha detto di non voler tornare "a prima del 1861". "Crediamo fortemente sia determinante pensare ad uno sviluppo complessivo ed organico del territorio per creare le stesse possibilità di lavoro e servizi al Sud, al Centro e al Nord del Paese. Vogliamo fermare le migrazioni interne per ragioni di salute, di studio e di opportunita' lavorative per i giovani. L'esempio della pandemia ci dimostra che solo uniti si vincono le sfide più difficili".

Sul tema è intervenuta con una nota anche la capogruppo pentastellata Irene Galletti: "L'autonomia differenziata rappresenta una condanna a morte per la sanità, i trasporti e l'istruzione di molte Regioni italiane che già oggi affrontano grandi difficoltà. Con questa riforma, il centrodestra sta promuovendo una secessione di fatto del Paese, calpestando il Tricolore e i valori che esso rappresenta".
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