Le parole del leader di Italia Viva dopo la visita al penitenziario fiorentino

"Viviamo una situazione di un sovraffollamento inaccettabile, circa il 130% dei posti disponibili. Nel giorno di Ferragosto insieme a Roberto Giachetti abbiamo pensato che fosse giusto venire a Sollicciano". Lo ha detto il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva, uscendo con il deputato di Iv Giachetti dal penitenziario fiorentino dopo una visita alla struttura.
     
"La notte tra il 4 e 5 luglio un ragazzo di 20 anni si è impiccato in una cella che abbiamo visto e aveva qualche mese davanti" da scontare, "per un reato bagatellare", "una vicenda che si replica ogni giorno in tante carceri italiane", ha aggiunto Renzi.
"E noi siamo qui - ha proseguito - per dire che 'è giusto che chi ha sbagliato paghi' ma è anche allo stesso tempo giusto che lo Stato non sia fuori legge, invece lo Stato è tecnicamente fuori legge nelle condizioni della detenzione" carceraria. 

 "Diciamo oggi al governo che è giusto che qualcuno accenda la luce su questa vicenda" del sovraffollamento carcerario ma "il governo ha appena fatto un decreto" al riguardo "e il giorno dopo Nordio ha detto: 'ho delle idee per ridurre il problema, ne parlerò con Mattarella'. Voi sapete quanto stimi Carlo Nordio e ne sia amico, ma una dichiarazione del genere dimostra come quella del governo sia fuffa spaziale" ha aggiunto Renzi.
    
"Il governo Meloni è un governo di fuffa", sottolineando che "quando dici che risolvi il problema del sovraffollamento, fai un decreto e il giorno dopo averlo approvato, dici 'ho un'idea', è perché sai quel decreto non serve a niente, è solo un simbolo che puoi trovare in tante altre vicende".

"Italia Viva - ha anche detto Renzi - continuerà a combattere per la doppia linea, cioè da un lato avere carceri in grado di accogliere detenuti, e allora occorre investire nell'edilizia carceraria, i penitenziari cadono a pezzi. Dall'altro non è giusto che una persona stia in custodia cautelare senza che vi sia la necessità della custodia cautelare. La politica se ne accorge quando c'è un politico in custodia cautelare. Ma non vale per i poveri cittadini?"

"Chi di noi è passato da problemi giudiziari sa che noi politici possiamo sempre difenderci - ha proseguito -, mentre i ragazzi che ho visto qui dentro hanno delle storie che dimostrano come la custodia cautelare debba essere rivista".

Renzi ha criticato le lacune del sistema carcerario nella funzione rieducativa della pena e ha sottolineato che tra i detenuti "il 50% è in attesa di giudizio e il 25% in attesa del primo grado, e c'è gente che è qui dentro anche da innocente". 
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