La furia del Rimaggio ha colpito duramente piazza del Mercato a Sesto Fiorentino, inondando le strade e colpendo duramente negozi, attività e abitazioni.
Ancora per tutta la giornata di ieri, ha riferito il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, i volontari hanno continuato a lavorare per ripulire la cittadina dalle tracce dell’esondazione del torrente.
Disastro sul quale, scrivono questa mattina sia La Nazione che La Repubblica Firenze, ha aperto un fascicolo di indagine la procura di Firenze, per quanto al momento senza indagati né ipotesi di reato.
L’obiettivo degli investigatori è capire come siano andate le cose venerdì, quando l’acqua ha rotto l’argine in prossimità del piccolo ponte di piazza del Mercato riversandosi nell’area circostante, e verificare se ci siano responsabilità: secondo una prima ricostruzione, a causa delle piogge eccezionali di venerdì il torrente si è gonfiato al punto tale da non riuscire più a passare sotto il ponte arrivando al punto di spezzare l’argine e riversarsi nella piazza.
A La Nazione il sindaco di Sesto Fiorentino ha riferito che assieme al Consorzio di Bonifica verrà fatto un sopralluogo proprio sul ponte, per decidere cosa fare per ridurre il rischio che eventi disastrosi come quelli di venerdì possano di nuovo ripetersi.
Intanto, mentre la città cerca di tornare faticosamente alla normalità, con molti negozi e case private che ancora fanno i conti con i danni della piena, sia l’assessora regionale alla Protezione Civile Monia Monni che lo stesso sindaco Falchi invocano lo stato di emergenza nazionale, soluzione che permetterebbe di mobilitare più fondi rispetto a quelli che possono essere messi in campo dalla Regione.
“Per dare un piccolo aiuto, noi come giunta comunale stiamo lavorando per cercare di reperire delle risorse da mettere a disposizione delle attività economiche per aiutarle a ripartire, anche se ancora non sappiamo come fare” ha riferito a La Nazione Falchi.
Ancora per tutta la giornata di ieri, ha riferito il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi, i volontari hanno continuato a lavorare per ripulire la cittadina dalle tracce dell’esondazione del torrente.
Disastro sul quale, scrivono questa mattina sia La Nazione che La Repubblica Firenze, ha aperto un fascicolo di indagine la procura di Firenze, per quanto al momento senza indagati né ipotesi di reato.
L’obiettivo degli investigatori è capire come siano andate le cose venerdì, quando l’acqua ha rotto l’argine in prossimità del piccolo ponte di piazza del Mercato riversandosi nell’area circostante, e verificare se ci siano responsabilità: secondo una prima ricostruzione, a causa delle piogge eccezionali di venerdì il torrente si è gonfiato al punto tale da non riuscire più a passare sotto il ponte arrivando al punto di spezzare l’argine e riversarsi nella piazza.
A La Nazione il sindaco di Sesto Fiorentino ha riferito che assieme al Consorzio di Bonifica verrà fatto un sopralluogo proprio sul ponte, per decidere cosa fare per ridurre il rischio che eventi disastrosi come quelli di venerdì possano di nuovo ripetersi.
Intanto, mentre la città cerca di tornare faticosamente alla normalità, con molti negozi e case private che ancora fanno i conti con i danni della piena, sia l’assessora regionale alla Protezione Civile Monia Monni che lo stesso sindaco Falchi invocano lo stato di emergenza nazionale, soluzione che permetterebbe di mobilitare più fondi rispetto a quelli che possono essere messi in campo dalla Regione.
“Per dare un piccolo aiuto, noi come giunta comunale stiamo lavorando per cercare di reperire delle risorse da mettere a disposizione delle attività economiche per aiutarle a ripartire, anche se ancora non sappiamo come fare” ha riferito a La Nazione Falchi.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies