Un dossier per punti stilato dal Pd locale denuncia "l''ostilità del governo Meloni" nei confronti della Toscana. Lo ha presentato il partito con il segretario regionale Emiliano Fossi. "È un dato di fatto - attacca Fossi - Credo in maniera molto convinta che sia fatto non solo per incapacità di governo, ma anche per volontà politica strumentale, per penalizzare la Toscana che ha un colore politico diverso dal governo nazionale". Ma così, sottolinea il segretario dem, "non si penalizzano tanto il Pd o il governo toscano, ma cittadine e cittadini".
Nel documento il Partito Democratico elenca i 100 milioni di tagli agli enti locali nei prossimi cinque anni, i mancati trasferimenti alla sanità, il ridimensionamento del centro di ricerca Biotecnopolo di Siena (-135 milioni euro), i tagli alle infrastrutture - dal definanziamento della tramvia di Firenze, all'interporto di Guasticce, alla Tirrenica finita nel dimenticatoio nonostante gli annunci -, il blocco dell'istituzione della Zls che attende ancora la ratifica del consiglio dei ministri. Si riporta anche dei fondi per l'alluvione del novembre 2023, "pochi e in ritardo".
E, infine, le crisi aziendali: sono 71 quelle aperte con 11.500 lavoratori coinvolti. "Un tema su cui il presidente e la Regione si stanno impegnando, mentre il governo non è pervenuto", ricorda Fossi concludendo che "questo dossier conferma per intero come la Meloni sia contro la Toscana".
Dello stesso parere anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intevrenuto assieme a Fossi per presentare il dossier sui tagli che il Governo nazionale ha programmato per la Toscana.
L'ostilità del governo Meloni "si può presentare con il nostro codice penale quando individua una prova: quando gli indizi sono gravi, precisi, concordanti fanno una prova. E noi ogni giorno ne vediamo così tanti di indizi da farci capire che c'è un atteggiamento di ostilità" verso la Toscana. Lo ha affermato il presidente Eugenio Giani.
"Ritengo che il segretario e il Pd abbiano fatto bene a sollevare la questione", ha detto Giani che poi ha tirato in causa anche i sindaci di centrodestra accusandoli di "scaricabarile assolutamente insopportabile perché si alimenta tra i cittadini il distacco dalla politica di fronte ad istituzioni che si danno la colpa l'una con l'altra".
Due gli esempi citati dal presidente: "È possibile che il sindaco di Grosseto rimproveri la Regione perché viene spostato via il Centro militare dei veterinari dell'Esercito? Si rapporti con il suo ministro della Difesa che evidentemente ritiene, sbagliando, che non serva un centro di eccellenza". Oppure, altro esempio, "il presidente del Pisa calcio che pensa di realizzare il centro sportivo per la squadra e in quel caso è l'Autorità di bacino, che risponde al ministero dell'Ambiente, che blocca il progetto ma guarda caso viene fuori che il Genio civile risponde alla Regione".
"Insomma - accusa Giani - non c'è solo l'atteggiamento del governo ma anche uno scaricabarile dei sindaci di centrodestra che è qualcosa di assolutamente insopportabile".
Nel documento il Partito Democratico elenca i 100 milioni di tagli agli enti locali nei prossimi cinque anni, i mancati trasferimenti alla sanità, il ridimensionamento del centro di ricerca Biotecnopolo di Siena (-135 milioni euro), i tagli alle infrastrutture - dal definanziamento della tramvia di Firenze, all'interporto di Guasticce, alla Tirrenica finita nel dimenticatoio nonostante gli annunci -, il blocco dell'istituzione della Zls che attende ancora la ratifica del consiglio dei ministri. Si riporta anche dei fondi per l'alluvione del novembre 2023, "pochi e in ritardo".
E, infine, le crisi aziendali: sono 71 quelle aperte con 11.500 lavoratori coinvolti. "Un tema su cui il presidente e la Regione si stanno impegnando, mentre il governo non è pervenuto", ricorda Fossi concludendo che "questo dossier conferma per intero come la Meloni sia contro la Toscana".
Dello stesso parere anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intevrenuto assieme a Fossi per presentare il dossier sui tagli che il Governo nazionale ha programmato per la Toscana.
L'ostilità del governo Meloni "si può presentare con il nostro codice penale quando individua una prova: quando gli indizi sono gravi, precisi, concordanti fanno una prova. E noi ogni giorno ne vediamo così tanti di indizi da farci capire che c'è un atteggiamento di ostilità" verso la Toscana. Lo ha affermato il presidente Eugenio Giani.
"Ritengo che il segretario e il Pd abbiano fatto bene a sollevare la questione", ha detto Giani che poi ha tirato in causa anche i sindaci di centrodestra accusandoli di "scaricabarile assolutamente insopportabile perché si alimenta tra i cittadini il distacco dalla politica di fronte ad istituzioni che si danno la colpa l'una con l'altra".
Due gli esempi citati dal presidente: "È possibile che il sindaco di Grosseto rimproveri la Regione perché viene spostato via il Centro militare dei veterinari dell'Esercito? Si rapporti con il suo ministro della Difesa che evidentemente ritiene, sbagliando, che non serva un centro di eccellenza". Oppure, altro esempio, "il presidente del Pisa calcio che pensa di realizzare il centro sportivo per la squadra e in quel caso è l'Autorità di bacino, che risponde al ministero dell'Ambiente, che blocca il progetto ma guarda caso viene fuori che il Genio civile risponde alla Regione".
"Insomma - accusa Giani - non c'è solo l'atteggiamento del governo ma anche uno scaricabarile dei sindaci di centrodestra che è qualcosa di assolutamente insopportabile".
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