Il consigliere del governatore Giani: “Condiviso con il governo la decisione di convocare Qf”

"Confidiamo che la presenza, per la prima volta, del ministro Urso, oltre a quella della sottosegretaria Bergamotto, rappresenti un cambio di passo e sia segno della volontà del Governo di intervenire nella vertenza". Così Valerio Fabiani, consigliere speciale con delega al lavoro del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in merito alla riunione del tavolo di confronto sulla vertenza Qf ex Gkn al Mimit, alla quale l'azienda non ha partecipato.

La riunione, spiega una nota, ha accertato la mancanza di rispetto da parte dell'azienda delle prescrizioni della legge 234 (decreto Orlando anti-delocalizzazione), visto che ad oggi non è stato presentato nessun piano sociale di mitigazione, né di reindustrializzazione, e che i rapporti di lavoro del personale sono tutt'ora in forza, con pieno diritto alla retribuzione.
Per Fabiani è "inaccettabile l'assenza della società ad una riunione convocata da un ministro della Repubblica. Per questa ragione abbiamo condiviso con il Governo la decisione di convocare l'azienda alla presenza delle sole istituzioni, incontro al quale Qf non potrà sottrarsi".

"Ci aspettiamo dunque una rapida convocazione dell'azienda da parte del Governo - conclude - serve una svolta, per la reindustrializzazione del sito e la tutela dei lavoratori, che sono ancora senza stipendio e senza ammortizzatore sociale ormai da tre mesi".
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