Conquistare la terra del 'Conquistatore'. Perchè in questa parte nel Nord del Portogallo nel distretto di Braga, fiera profondamente orgogliosa delle proprie radici, tutto riporta al 1139. Anno in cui Alfonso I detto il 'Conquistatore' divenne il primo re del Portogallo, carica mantenuta fino alla sua morte del dicembre del 1185 mentre in precedenza era Conte del Portogallo. Nato e cresciuto a Guimaraes, sconfisse nel luglio del 1139 i Mori venendo proclamato appunto primo re.
"Qui è nato il Portogallo" dicono tuttora gli abitanti di Guimaraes mentre i tifosi incarnano perfettamente la storia della città. Orgoglio, fierezza, senso di comunità.
"I padri devono insegnare ai propri figli a tifare la squadra della propria città" il senso dello striscione che srotolano gli Ultras prima di ogni gara a dimostrazione di come si debba amare in ogni contesto la propria terra. Tifoseria caldissima, la più calda del Portogallo, che riempie praticamente sempre uno stadio da quasi 30mila persone 'odiando' sportivamente parlando le tifoserie maggiori di tutto il resto della Nazione.
La squadra balbetta in campionato (soltanto sesta) mentre vola in Europa con quattro vittorie ed un pari in cinque partite, issando il Vitoria al secondo posto in classifica dietro l'imprendibile Chelsea e di una lunghezza davanti ai viola.
Per questo la Fiorentina deve vincere domani, superando così i portoghesi e piazzandosi in una parte di tabellone che porterebbe l'incrocio contro i favoritissimi inglesi soltanto in finale.
La caduta di Cipro obbliga Palladino ed i suoi a vincere in quella che indubbiamente è la gara più complicata del Girone: in caso di pareggio i viola finiranno quasi certamente nelle prime otto ma scivolando più indietro. Perdere potrebbe addirittura significare un turno in più a febbraio, spauracchio che la Fiorentina tutta vuola evitare. Ad ogni costo.
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