Vitoria Guimaraes-Fiorentina, vincere per chiudere il discorso Conference
Le ultime da Guimaraes
Allo stadio ci saranno tutti. Dagli storici Ultras del Vitoria alla signora che sforna i dolci, passando per professionisti dei vari settori o studenti. A Guimaraes si tifa Vitoria, non ci sono eccezioni, guai a sbandare pensando a colori più vincenti perchè come amano dire qui, "Su mille abitanto di Guimaraes mille e uno tifano Vitoria'. Questo si troverà davanti stasera la Fiorentina sapendo che in Portogallo si decide parte del futuro europeo. Tutto è possibile, dal secondo posto finale (serve una vittoria) al clamoroso scivolamento fuori dalle prime otto (possibile in caso di sconfitta), a tutto quello che resta nel mezzo. Per questo Palladino non si fida ed insieme ai 'co-titolari' visti in questa competizione ci sarà spazio anche per coloro che hanno giocato di più durante l'anno. In porta De Gea è il più forte, Martinelli parla in conferenza ma in campo va Terracciano. Piuttosto contestato dopo la sconfitta con l'Empoli anche senza avere specifiche manchevolezze sui gol presi. Dietro a destra gioca il grande ex, Dodo (squalificato in campionato), che con la maglia del Vitoria ha disputato 12 partite segnando 2 reti e fornendo altrettanti assist. A sinistra Parisi, in mezzo con Quarta più Ranieri di Comuzzo anche se Pongracic è pronto e potrebbe giocare uno spezzone di gara. A metà campo dubbi pochi, assenti molti. Con Mandragora gioca Richardson, autore di un gol con il Lask ma anche colpevole del gol di testa mancato in quel di Bologna che poteva significare pareggio. Davanti insieme al capocannoniere di Conference League Ikone spazio per altre tre maglie. A contendersele quattro giocatori, Gudmundsson, Kouame, Beltran e Kean. Tre giocheranno subito, l'altro entrerà a gara in corso. Dopo la scorpacciata di vittorie la Fiorentina è uscita dalla Coppa Italia per mano dell'Empoli e poi è caduta anche in campionato a Bologna. Niente di troppo preoccupante. Ma fare un bel risultato stasera riporterebbe il giusto sorriso ad una squadra che ne ha bisogno. Per mille motivi.