"Avviamo le procedure per il ricorso al Tar contro il regolamento per le locazioni brevi della Giunta Comunale di Firenze, approvato dalla maggioranza di sinistra lo scorso 5 maggio". Lo ha detto ieri sera il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana Marco Stella che insieme al capogruppo azzurro a Palazzo Vecchio Alberto Locchi ha organizzato l'incontro con i cittadini "preoccupati per la stretta illiberale del Comune". A illustrare le norme e spiegarle sotto il profilo giuridico l'avvocato amministrativista Riccardo Tagliaferri.
"Facciamo ricorso al Tar - ha spiegato Stella - perché questo regolamento comunale è un insieme di norme vessatorie, e illegittime, che mirano a scoraggiare la libera impresa e a punire chi affitta la sua abitazione. È evidente che chi impone queste regole ha in odio la produzione di ricchezza e posti di lavoro. Addirittura, è prevista la decadenza del permesso per fare affitti brevi se un turista compie infrazioni quali entrare con la sua auto in ztl o essere sorpreso a bordo di un bus senza biglietto: cosa c'entrano queste infrazioni con la liceità ad affittare la propria abitazione? Forse che un albergatore viene punito se un suo cliente sale sull'autobus senza biglietto?".
"Un altro aspetto folle del Regolamento - accusa Stella - è l'imposizione di standard qualitativi precisi: 9 metri quadrati per le camere singole, 14 per le doppie e una cucina di 9 metri quadrati, altrimenti non si concederà l'autorizzazione ad operare nel settore degli affitti brevi. È chiaro che queste norme non hanno nessuna motivazione legata alla sicurezza, visto che sono consentite per le locazioni a lungo periodo; è palese che sono studiate ad hoc per punire chi affitta ai turisti. Purtroppo qui a Firenze prevale ancora una mentalità che non esito a definire comunista, in cui si cerca di ostacolare e punire chi crea benessere e porta soldi in città. Basti pensare che le locazioni brevi portano, ogni anno, 35 milioni euro di tassa di soggiorno e 3 miliardi di euro di giro d'affari".
"Facciamo ricorso al Tar - ha spiegato Stella - perché questo regolamento comunale è un insieme di norme vessatorie, e illegittime, che mirano a scoraggiare la libera impresa e a punire chi affitta la sua abitazione. È evidente che chi impone queste regole ha in odio la produzione di ricchezza e posti di lavoro. Addirittura, è prevista la decadenza del permesso per fare affitti brevi se un turista compie infrazioni quali entrare con la sua auto in ztl o essere sorpreso a bordo di un bus senza biglietto: cosa c'entrano queste infrazioni con la liceità ad affittare la propria abitazione? Forse che un albergatore viene punito se un suo cliente sale sull'autobus senza biglietto?".
"Un altro aspetto folle del Regolamento - accusa Stella - è l'imposizione di standard qualitativi precisi: 9 metri quadrati per le camere singole, 14 per le doppie e una cucina di 9 metri quadrati, altrimenti non si concederà l'autorizzazione ad operare nel settore degli affitti brevi. È chiaro che queste norme non hanno nessuna motivazione legata alla sicurezza, visto che sono consentite per le locazioni a lungo periodo; è palese che sono studiate ad hoc per punire chi affitta ai turisti. Purtroppo qui a Firenze prevale ancora una mentalità che non esito a definire comunista, in cui si cerca di ostacolare e punire chi crea benessere e porta soldi in città. Basti pensare che le locazioni brevi portano, ogni anno, 35 milioni euro di tassa di soggiorno e 3 miliardi di euro di giro d'affari".
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