"Quel che colpisce è anche la debolezza dell'Unione Europea"

"Parlare di pace significa anche parlare di impegno diplomatico. Dobbiamo far tacere le armi e far parlare la diplomazia. La comunità internazionale deve fare tutto ciò che è in proprio potere per fermare Netanyahu e il suo governo e di conseguenza fermare il massacro di migliaia di vittime civili innocenti in Palestina e consentire l'immediato rilascio degli ostaggi israeliani". Così il sindaco uscente di Firenze e candidato alle Europee per il Pd Dario Nardella, oggi a Rondine Cittadella della pace (Arezzo) per Youtopic Fest, il Festival internazionale sul conflitto nel quale istituzioni, accademici, cittadini e artisti si confrontano con giovani provenienti da tutto il mondo sui conflitti bellici, interculturali e interreligiosi

"Se è vero che il gruppo terroristico di Hamas non fa gli interessi del popolo palestinese, è anche vero che Netanhyau sta portando lo Stato israeliano in una condizione di pericoloso isolamento - ha aggiunto Nardella -. Questo è il concetto che ho ribadito nel mio viaggio in Israele e Palestina del febbraio scorso e che ho risollevato oggi parlando con alcuni sindaci palestinesi portando loro solidarietà per l'aggravarsi degli eventi".

Per Nardella "quello che colpisce però più di ogni cosa è la debolezza dell'Unione europea sul conflitto mediorientale come su quello in Ucraina. Per questo la prossima legislatura dovrà dotare la Ue di una vera politica estera europea e di una difesa comune, i due obiettivi per i quali David Sassoli si è sempre battuto. Il punto non è sciogliere la Nato come è stato proposto in queste ore, obiettivo sbagliato e fuorviante, ma rafforzare la politica estera e l'iniziativa diplomatica europea per raggiungere un accordo di pace in Ucraina che non può passare da una resa unilaterale e incondizionata del popolo ucraino, aggredito dall'esercito di Putin. Non possiamo dimenticare chi è l'aggressore e chi è l'aggredito nel percorso di costruzione della pace in questa parte del continente europeo, altrimenti lanceremmo al mondo intero un messaggio pericoloso, quello della regola del più forte". Nell'occasione del Festival ha ricordato l'ex presidente del Parlamento europeo David Sassoli, di cui oggi sarebbe stato il compleanno, che aveva frequentato ed era molto legato a Rondine, dove aveva portato anche un'iniziativa dell'Assemblea europea. 
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