"La sentenza della Corte costituzionale non aggiunge né toglie nulla alla nostra legge. Avevamo chiarito, proprio nell'articolato, che avremmo subito preso atto della tanto attesa normativa nazionale. Rimane tuttavia la disputa nel merito perché la legge nazionale a cui siamo tenuti ad adeguarci, ha aggiunto confusione alla confusione e il decreto attuativo appena proposto dal ministro Salvini non fa che confermarlo". Così in una nota il presidente della Toscana, Eugenio Giani, e l'assessore a turismo e attività produttive, Leonardo Marras, sulla sentenza della Consulta che ha dichiarato l'incostituzionalità di alcuni articoli della norma regionale toscana sulle concessioni balneari.
"Avevano a disposizione una legge ben fatta e hanno stravolto anche il compito più semplice: quello di copiarla - aggiungono -. Rispettiamo questa decisione, ma politicamente non possiamo che osservare un'altra volta quanto questa materia sia stata usata soltanto a fini elettorali, senza mai entrare davvero dentro al cuore di uno dei settori più importanti del turismo italiano, i cui effetti negativi dovuti allo stallo, continueranno a generarsi anche nei prossimi anni".
"Avevano a disposizione una legge ben fatta e hanno stravolto anche il compito più semplice: quello di copiarla - aggiungono -. Rispettiamo questa decisione, ma politicamente non possiamo che osservare un'altra volta quanto questa materia sia stata usata soltanto a fini elettorali, senza mai entrare davvero dentro al cuore di uno dei settori più importanti del turismo italiano, i cui effetti negativi dovuti allo stallo, continueranno a generarsi anche nei prossimi anni".
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