"Sui lavori al Liceo scientifico da Vinci e sulle cause del crollo non bisogna abbassare l'attenzione. Quando ho chiesto un sopralluogo volevo entrare nel merito, perché vedere di persona fa la differenza. Certe chiusure a riccio da parte dell'amministrazione palesano la volontà di far passare in sordina un caso, comunque grave, anziché di chiarire, magari ammettendo che qualcosa non è andato per il verso giusto", "la preside Savino ha risposto negativamente alla mia richiesta di sopralluogo, in quanto la responsabilità è della Città Metropolitana, ma mi ha fornito per iscritto chiarimenti importanti. Trapela, comunque, una preoccupazione da parte sua e la volontà di intervenire". Lo riferisce, in una nota, Paolo Bambagioni, consigliere comunale della lista Schmidt e presidente della Commissione Controllo di Palazzo Vecchio.
Secondo Bambagioni, dalla risposta della preside, "si evince che vorranno fare i 'lavori pesanti' solo nelle pause didattiche (Natale, Pasqua?)" ma i "cantieri rischiano di protrarsi a lungo ancora, visto che questi vanno avanti già da 2 anni? - chiede il consigliere di minoranza - I cronoprogrammi non sono il punto di forza di questa amministrazione. La preside parla di un sistema di 'monitoraggio' e di una figura con il ruolo di "ispettore cantiere". Non potevano essere attivati prima anziché solo dopo il crollo? Ciò che più mi preoccupa è che, grazie al nostro lavoro, sta emergendo una sottovalutazione dei potenziali problemi, come gli assestamenti, connessi al cantiere".
Secondo Bambagioni, dalla risposta della preside, "si evince che vorranno fare i 'lavori pesanti' solo nelle pause didattiche (Natale, Pasqua?)" ma i "cantieri rischiano di protrarsi a lungo ancora, visto che questi vanno avanti già da 2 anni? - chiede il consigliere di minoranza - I cronoprogrammi non sono il punto di forza di questa amministrazione. La preside parla di un sistema di 'monitoraggio' e di una figura con il ruolo di "ispettore cantiere". Non potevano essere attivati prima anziché solo dopo il crollo? Ciò che più mi preoccupa è che, grazie al nostro lavoro, sta emergendo una sottovalutazione dei potenziali problemi, come gli assestamenti, connessi al cantiere".
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