Lo afferma in una nota la consigliera regionale di Fratelli d'Italia, che aggiunge: 'Occasione persa per gestire il settore'

"Abbiamo appreso che il Ministero del Turismo ha avviato le procedure per chiedere al Governo di valutare l'impugnazione della legge toscana sul turismo. Come abbiamo affermato con forza in Consiglio regionale, il testo è incostituzionale perché legifera una materia di competenza statale. La legge - in generale - è stata un'occasione persa per gestire uno dei settori più importanti del nostro tessuto economico". Lo afferma in una nota il consigliere regionale di FdI Sandra Bianchini e il responsabile turismo del partito in Toscana Francesco Palmigiani.
    
Inoltre "sul fronte degli affitti brevi - aggiungono -, l'intervento portato avanti dal Governo, l'introduzione del Cin, si sta rivelando uno strumento davvero efficace visto che ha fatto rivelare un consistente sommerso e forti irregolarità anche qui a Firenze. Ci chiediamo perché Comune di Firenze e Regione Toscana abbiano preferito essere spettatori del dilagare del turismo di massa, anziché proporre una simile regolamentazione. Soprattutto non hanno mai realizzato il turismo sostenibile che ad oggi invece dichiarano di volere".

     
"Questa è l'ennesima riprova del fatto che si tratta di una legge" regionale "che ha l'unico obiettivo di scagliarsi contro la proprietà privata facendo passare il messaggio che se il centro storico fiorentino è un invivibile Disneyland turistica è colpa dei cittadini e non di amministratori che non hanno saputo gestire i flussi turistici".

      
"Noi - concludono - siamo a favore di una libera concorrenza regolamentata perché solo così si tutelano cliente, proprietà privata ed impresa. Pensiamo che gli affitti brevi non debbano essere demonizzati, anzi, questi rispondono a una domanda turistica alternativa e rappresentano una fonte di reddito aggiuntiva per alcune famiglie anche più fragili".
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