Toscana Rossa riunisce Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Possibile

Nonostante abbia ottenuto più voti di Lega e M5S, Toscana Rossa non entrerà in Consiglio regionale perché la lista non ha raggiunto la soglia di sbarramento del 5%. Lo ha spiegato Antonella Bundu, candidata della lista di sinistra: "Nonostante il fatto che abbiamo preso più voti della Lega e del M5S, loro avranno 3 seggi in consiglio regionale mentre noi rimaniamo fuori".

La lista ha superato il 5% dei voti per la candidata presidente (5,18%) ma si è fermata al 4,51% per quanto riguarda i voti alla lista, non raggiungendo così il minimo richiesto dalla legge toscana per le liste non in coalizione. Bundu ha annunciato il ricorso: "In troppi (anche chi non ha fatto voto disgiunto) hanno votato per la candidata presidente e non per la lista - sull’intenzione di voto faremo ricorso".

Toscana Rossa riunisce Potere al Popolo, Rifondazione Comunista, Possibile e altre esperienze municipaliste e civiche, ed era stata lanciata in agosto con l’obiettivo di proporre un’alternativa di sinistra popolare, antifascista, antirazzista, laica, femminista e intersezionale.

Ieri sera Bundu ha ironizzato sui social sul dato superiore della sua lista rispetto alla Lega (4,38%), pubblicando una foto con una pizza: "Visto che siamo andati meglio della Lega di Vannacci, gli dedichiamo una pizza tricolore".

Anche il presidente uscente Eugenio Giani ha espresso dispiacere per il mancato ingresso della lista in Consiglio: "Mi dispiace che non entri in consiglio allo stato attuale, Toscana Rossa. Ha fatto una bella campagna elettorale e avrebbe meritato questo risultato".

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