Le dichiarazioni sono state rilasciate a margine di un evento di partito a Firenze

La premier Giorgia Meloni "proverà a proporsi come la vassalla di Trump in Europa, sperando che magari non metta i dazi sul Parmigiano Reggiano, non capendo che se cade l'Europa cade l'Italia perché ormai siamo legati a doppio filo, e che nessun atto di generosità degli Stati Uniti sarà un atto di generosità gratuito". Lo ha affermato Carlo Calenda, leader di Azione, nel corso di una iniziativa del partito a Firenze.

"Non c'è un pericolo democratico incarnato oggi dalla Meloni - ha detto -: il pericolo democratico che c'è oggi è il fatto che i cittadini sono profondamente convinti che la politica non serva a niente, che il loro impegno non serva a niente, che nulla possa essere mutato, e che in fondo chiudersi nel proprio particolare sia una cosa legittima, giusta, e persino utile perché tanto il resto è tutto sforzo buttato. E da questa idea cinica di rassegnazione quello che accade è la rassegnazione che conduce al declino".

    Per il leader di Azione "se noi continuiamo ad alimentare questa idea per cui non si può 'fare', a un certo punto alle prossime elezioni andrà a votare meno del 50% delle persone, e arriverà qualcuno che dirà 'Lo faccio io! Questo Parlamento non è legittimato, chiudetelo. Prendiamo cento persone competenti, chiudiamo le Regioni che sono diventati dei centri di potere assurdi, e facciamo accadere le cose. E lo voteremo, perché nella storia è successo questo". 
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