I Dem campigiani: “È un fatto di gravità inaudita”

E' polemica a Campi Bisenzio (Firenze) per la presentazione nella sala del Consiglio comunale, iniziativa organizzata da Fdi, del libro di Francesca Totolo, scrittrice e collaboratrice del giornale legato a Casapound 'Il Primato nazionale', "Le vite delle donne contano", pubblicato da Altaforte edizioni, realtà sempre legata al movimento di estrema destra.

Critico il Pd locale che su Facebook scrive: "Fuori Casapound da Campi Bisenzio. Un libro per raccogliere tutti i crimini commessi in Europa da immigrati, clandestini, richiedenti asilo, ovvero, omicidi, stupri e aggressioni. A presentarlo, nella sala Consiliare, sarà la signora Francesca Totolo. Soprannominata 'La dama sovranista', collaboratrice del giornale di Casapound, 'Il Primato nazionale'. Tra i suoi tweet, elogi alla Decima Mas, slogan fascisti, teorie complottiste, presenza fissa alle feste di nazionali di Casapound".

    
Secondo i Dem campigiani "è un fatto di gravità inaudita. La presidenza del Consiglio comunale ha autorizzato, di fatto, l'ingresso di CasaPound nella sala di tutti i cittadini per propagandare idee che incitano all'odio razziale. Chi collabora con un'organizzazione neofascista presenta un libro nella sala intitolata al Presidente Partigiano Sandro Pertini. Ci aspettiamo che tutte le altre forze politiche, a partire da chi ha contribuito all'elezione del presidente del Consiglio candidato proprio insieme a Fratelli d'Italia, esprimano ferma condanna per questo episodio deprecabile che rappresenta una macchia indelebile per i valori della Resistenza, dell'integrazione e della convivenza tra i popoli che sono valori fondanti della città".

"Sono certo che il presidente", del consiglio comunale "da sempre rispettoso dei valori antifascisti, comprenderà l'importanza di questa scelta, necessaria per ribadire che la nostra comunità non concederà mai spazio a chi calpesta i principi fondamentali della democrazia e della convivenza civile". Così il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri in merito alle polemiche per la presentazione del libro di Francesca Totolo.

"Vorrei ricordare che nel 2017, quando ricoprivo il ruolo di consigliere comunale di opposizione, mi sono battuto per inserire nel Regolamento per la concessione degli spazi pubblici un principio fondamentale. Grazie a un mio emendamento - scrive in un post sui social - è stato arricchito con un comma aggiuntivo che recita: 'l'amministrazione comunale non autorizzerà la concessione di suolo pubblico e spazi pubblici ad associazioni e/o partiti politici per manifestazioni e iniziative che risultino in violazione delle leggi nazionali in vigore che vietano sia la ricostruzione del Partito fascista sia la propaganda di istigazione all'odio razziale'".

"Questo valore - ribadisce Tagliaferri - ha sempre guidato il mio operato. Da sindaco, uno dei primi atti che ho fortemente voluto è stata la firma del Patto antifascista, con cui ho riaffermato con determinazione l'impegno della nostra amministrazione a difendere i valori della Resistenza e a contrastare con fermezza ogni forma di fascismo. Noi sappiamo da che parte della storia stare".

"Il Movimento 5 Stelle condanna con fermezza l'iniziativa promossa da Fratelli d'Italia a Campi Bisenzio, che nei prossimi giorni vedrà Francesca Totolo, collaboratrice di Casapound, presentare un libro su temi delicati, affrontati in modo discutibile e intrisi di propaganda reazionaria e nostalgica.
   
L'utilizzo della sala comunale intitolata a Sandro Pertini, simbolo della Resistenza antifascista, rappresenta inoltre un'inaccettabile provocazione e rende questa situazione ancora più offensiva".

E' quanto affermano in una nota congiunta Andrea Quartini, deputato fiorentino del M5S, Irene Galletti, capogruppo in consiglio regionale e il consigliere comunale di Campi Bisenzio Fabio Cassataro. "Un evento del tutto inopportuno - proseguono - tanto più alla vigilia del 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Invitiamo tutte le altre forze politiche locali ad assumere una posizione chiara e netta sull'episodio, a tutela dei valori democratici e del rispetto che una comunità civile deve tributare alla propria storia e ad un fenomeno grave e delicato quale quello del femminicidio".

"Queste iniziative che incitano all'odio razziale non avrebbero mai avuto l'autorizzazione se il presidente del Consiglio non appartenesse a Fratelli d'Italia, cosa che abbiamo sempre trovato inopportuna e inspiegabile. Chi accoglie un'organizzazione neofascista, contravvenendo al 'regolamento comunale per la concessione temporanea di beni immobili di proprietà comunale', commette non solo un oltraggio alla città di Lanciotto Ballerini, eroe della Resistenza, ma anche un errore nel concedere in maniera gratuita una sala comunale per un evento che non è certo attività istituzionale di una forza politica".

Lo scrivono i consiglieri regionali Fausto Merlotti (Pd) e Silvia Noferi (M5S) in una nota firmata anche dai consiglieri comunali di Campi Bisenzio Fabio Cassataro ed Ernesto D'Agati (M5S), Leonardo Fabbri, Antonella Greco, Lorenzo Loiero, Rocco Tammaro (Pd) e Riccardo Nucciotti (lista Nucciotti Sindaco).     

Nel comunicato viene anche criticata la scelta del sindaco Andrea Tagliaferri di demandare la decisione sulla conferma o meno della sala alla conferenza dei capigruppo. "Se ritiene che la richiesta debba ricadere nella competenza del presidente del Consiglio, quest'ultimo avrebbe dovuto convocare la conferenza dei capigruppo prima di concedere l'autorizzazione. La conferenza secondo il regolamento può negare la concessione della sala per motivi precisi non annullare l'autorizzazione già concessa del presidente stesso. Auspichiamo - concludono - che il presidente del Consiglio ponga immediato rimedio alla sua scelta scellerata e contraria ai valori democratici e civili di cui la città di Campi si è sempre fatta solido baluardo e contemporaneamente si scusi pubblicamente con la cittadinanza".
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