Polemiche sollevate dalla sindaca di Vaglia Silvia Catani

Dopo le polemiche dei giorni scorsi per l’apertura di un nuovo Cas in un ex hotel nell’area del Monte Morello (qui per leggere la notizia), sollevate soprattutto dalla sindaca di Vaglia Silvia Catani, sembra essere arrivato un primo stop al progetto, sebbene non definitivo.

“La fornitura di acqua è già in difficoltà, se la richiesta aumentasse non credo proprio che il sistema riuscirebbe a reggere” aveva detto Catani parlando a proposito dei problemi riguardanti l’approvvigionamento idrico.

Ed infatti, in una riunione a cui hanno partecipato Asl, Vigili del Fuoco, viceprefetto Mattia Capecchi, la vicesindaca di Sesto Claudia Pecchioli, Fabrizio Milesi (assessore del comune di Vaglia), Dominici e Impallomeni (consiglieri di Vaglia in quota opposizione) e Vittorio Vannucci (che presiede Cogemo, comitato che gestisce l’acquedotto nella zona), la problematica legata all’approvvigionamento idrico, assieme a quella delle acque reflue, ha portato ad una temporanea interruzione del progetto.

È stato fatto presente che l’acquedotto non potrebbe soddisfare la richiesta ulteriore, mentre la soluzione avanzata da gestore del Cas (Ospita srl) di installare delle autobotti dovrà essere valutata.

La sindaca di Vaglia, già scettica sulla fattibilità del progetto, ha parlato di un’accoglienza che è opportunità “solo se ci sono i requisiti affinché sia tale”, auspicando una soluzione “giusta” della vicenda e “rispettosa di chi dovrà essere accolto e degli abitanti”.
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