Così il ministro degli Affari esteri e vicepresidente del consiglio durante l'evento al Teatro Puccini

"Stiamo lavorando per far si che l'Europa sia sempre più casa di tutti. Abbiamo bisogno di costruire, non di sfasciacarrozze per difendere gli interessi di mezzo miliardo di persone". Così il ministro degli Affari esteri, e presidente di Fi, Antonio Tajani in collegamento con l'evento "Una bussola per la competitività europea - Forza Italia verso il congresso del Ppe", in corso al teatro Puccini di Firenze.

Sulla vicenda dei dazi americani di Donald Trump:

La trattativa sui dazi va condotta a livello europeo, sarebbe un errore condurle a livello italiano. L'obiettivo non è un braccio di ferro con Usa o un'arrendevolezza, quello che conta è tutelare le nostre imprese. Non è un caso che io abbia preparato questo piano di azione per esplorare mercati extra Ue per raggiungere 700 miliardi entro fine legislatura. La guerra dei dazi può portare ad un aumento dell'inflazione negli Usa, la banca centrale americana può aumentare i tassi di interesse, dobbiamo evirare che la Banca centrale europea faccia lo stesso. Occorre aumentare la competitività senza penalizzare le imprese".

Sulla recente riforma della cittadinanza italiana non ben presa dalla Lega, ma non solo:

La riforma della cittadinanza per diritto di sangue, prima firmataria la presidente del Consiglio, è stata approvata all'unanimità dal Consiglio dei ministri. Noi vogliamo dire basta alle truffe, basta a costringere i nostri consolati a occuparsi di finti cittadini o finte persone che vogliono diventare cittadini italiani soltanto per avere un passaporto, e non perché siano attaccati all'Italia. Non siamo disposti a vendere la cittadinanza italiana perché essere italiani è una cosa seria. Abbiamo revocato la nazionalità a cinque Hezbollah che attraverso qualche agenzia avevano trovato finti discendenti. No agli opportunisti del passaporto italiano, su questo andrò avanti con determinazione”

Antonio Tajani ha poi annunciato la riforma del ministero Affari esteri:

"Faremo di tutto per difendere le imprese italiane. Ho deciso di fare un cambiamento nel mio ministero. Ci sarà una riforma e il ministero avrà una struttura 'bicapite': una parte dedicata alla politica e un'altra per l'economia. Nessuna impresa italiana nel mondo deve sentirsi sola".
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