Un cronoprogramma "dettagliato degli interventi che il concessionario dovrà eseguire per ripulire e mettere in sicurezza l'area" e "il deposito in soprintendenza, entro il prossimo 13 dicembre, del progetto di riqualificazione dell'intera struttura". È la richiesta avanzata dagli assessori del Comune di Firenze al patrimonio Dario Danti e al decoro urbano Caterina Biti che oggi pomeriggio, insieme ai tecnici del Comune, hanno effettuato un sopralluogo all'ex ippodromo de Le Mulina, definendo poi la situazione "indecente".
"Una situazione inaccettabile - sottolinea in una nota Danti - che motiva la diffida inviata venerdì scorso. D'intesa con i nostri tecnici, che ringraziamo per il loro lavoro, domani chiederemo che il concessionario ci mandi immediatamente il cronoprogramma degli interventi e depositi, entro il 13 dicembre, il progetto di riqualificazione, che ha già avuto il nostro via libera, alla soprintendenza. In caso contrario agiremo per le vie legali. Già nell'incontro del 14 ottobre scorso con il concessionario avevamo fatto precise richieste, poi ribadite con la diffida ad oggi non solo non è stato fatto niente ma si è pure verificato un incendio. La misura è colma".
"La situazione è allucinante - commenta Biti - in questi anni è peggiorata e non è stato fatto niente per tutelare una struttura, anche se in concessione, rimane bene pubblico completamente vincolato. L'impianto ha strutture d'epoca, particolarmente belle, che cadono a pezzi. Il concessionario non può rimandarne all'infinito la loro messa in sicurezza".
"Una situazione inaccettabile - sottolinea in una nota Danti - che motiva la diffida inviata venerdì scorso. D'intesa con i nostri tecnici, che ringraziamo per il loro lavoro, domani chiederemo che il concessionario ci mandi immediatamente il cronoprogramma degli interventi e depositi, entro il 13 dicembre, il progetto di riqualificazione, che ha già avuto il nostro via libera, alla soprintendenza. In caso contrario agiremo per le vie legali. Già nell'incontro del 14 ottobre scorso con il concessionario avevamo fatto precise richieste, poi ribadite con la diffida ad oggi non solo non è stato fatto niente ma si è pure verificato un incendio. La misura è colma".
"La situazione è allucinante - commenta Biti - in questi anni è peggiorata e non è stato fatto niente per tutelare una struttura, anche se in concessione, rimane bene pubblico completamente vincolato. L'impianto ha strutture d'epoca, particolarmente belle, che cadono a pezzi. Il concessionario non può rimandarne all'infinito la loro messa in sicurezza".
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies