“Sicurezza? Il Comune non deve scaricare la responsabilità sul Governo”, dichiara Cecilia Del Re

La candidata sindaco di Firenze Democratica Cecilia Del Re è intervenuta ai microfoni della trasmissione "Firenze e dintorni" di Radio Bruno. Ecco le sue parole:

Chi è Cecilia Del Re? "Mi sono candidata per la prima volta nel 2014, ma fino al 2017 ho svolto la professione di avvocato civilista, laureata in diritto penale. Sono anche giornalista pubblicista. Quindi difenderà Nardella da Commisso? Non credo che Nardella si rivolgerà a me per difendersi dal Presidente della Fiorentina (ride ndr). La sua passione per lo sport e la bicicletta? La bicicletta mi piace da sempre. Mio nonno fondò una società ciclistica che ogni anno organizza la Firenze-Viareggio. La bicicletta è il mezzo più bello e democratico, tutti possono usarlo ed è anche più ecologico".

Sullo stadio Franchi? "Purtroppo la questione del finanziamento non è stata gestita bene. Nardella ha pensato di poter fare tutto da solo, ma quando si è accorto che i primi 100 milioni non bastavano, ha tolto soldi a progetti della città metropolitana. Non c'è stato un dialogo né con la Fiorentina né con il Governo. I lavori sono iniziati per rispettare le scadenze, altrimenti si perderebbero dei soldi. Detto ciò, la Fiorentina e Commisso hanno bisogno di certezze. Dove trovare altri fondi? Forse attraverso dei bandi, ma 100 milioni sono una cifra davvero importante. Non sarà facile trovarli. Il Comune non ha mai dichiarato quante risorse mancano all'appello. Quello che è certo è che Venezia si è resa conto che certi fondi non potevano essere usati per lo stadio e li ha impiegati su altri elementi con l'aiuto del Governo. Qui ancora, non optando per il dialogo, il Comune di Firenze ha fatto causa al governo. Cosa farei io? Bisogna rimboccarsi le maniche. Il restyling va portato avanti con i fondi a disposizione, altrimenti sarebbe davvero un danno per Firenze. Poi bisogna trovare altri fondi, perché è impensabile che il Franchi venga coperto solo in parte. Il progetto che ha vinto merita di essere portato avanti".

Abolizione Jobs Act? "Tema molto attuale. Nel PD, partito che aveva promosso questa riforma, c'è molto dibattito. Bisogna evitare uno scontro, ma bisogna entrare nel merito di dove questa riforma non ha funzionato. Mi sembra giusto capire cosa ha funzionato e cosa no. Non firmo per l'abolizione".

Tre candidati a sinistra, sono troppi? "Io e la Saccardi eravamo disponibili a fare le Primarie per stare tutti insieme. Non siamo noi ad aver voluto questa divisione. A Firenze, per anni, c'è stato lo stesso governo. A questo giro si può cambiare rotta, senza cambiare campo. Questa pluralità di proposte non è detto che avvantaggi la destra. Al primo turno voti il Consiglio Comunale, al secondo invece il sindaco. Così viene smentito il voto utile del PD".

Le parole della Saccardi? "Le condivido. Da una parte conviene a Funaro polarizzare lo scontro, dall'altra l'opinione pubblica alimenta la competizione tra i due. Noi di Firenze Democratica facciamo le nostre conferenze stampa attraverso Facebook. In questo senso i social ci possono dare una spinta importante, là dove l'opinione pubblica non dà il giusto spazio".

"Libertà è partecipazione", questa è la base di Firenze Democratica? "Assolutamente. Questo mi ha spinto ad allontanarmi dal PD per i motivi che ho spesso spiegato. E poi sono una grande fan di Giorgio Gaber".

Il mio rapporto con Montanari e la Saccardi? "Allora, su Montanari posso dire che la sua associazione è nata con lo scopo di unire parti del centro sinistra che non condividevano il progetto del PD. Noi abbiamo dato la disponibilità al dialogo per cercare punti di contatto. Avevamo dei punti in comune, ma poi non si è verificata un'alleanza perché altri interlocutori si sono tirati indietro. Così l'associazione 11 agosto ha deciso di ritirarsi. Noi invece presenteremo la nostra lista venerdì. Con Stefania Saccardi non abbiamo trovato una prospettiva comune. Mi hanno fatto piacere i suoi appelli, c'è grande stima reciproca. Ma non c'era la possibilità di fare "squadra" in questo momento".

Sul ballottaggio? "Noi puntiamo al ballottaggio e poi ancora non abbiamo preso posizione su quello che faremo dopo. Ragionare su cosa fare al ballottaggio adesso non ha molto senso. Noi non vogliamo solo raccogliere i voti di protesta, ma anche quelli di chi crede nelle nostre proposte. Presenteremo varie proposte su diversi temi con l'aiuto di vari esperti. Siamo sicuri che faremo capire agli elettori che ci sarà una protesta vera e creativa".

Sicurezza? "Penso che occorra rafforzare il numero delle forze dell'ordine, ma il Comune deve fare la sua parte. Il ritorno al vigile di quartiere è fondamentale, noi abbiamo mappato la città in rioni e proposto il Vigile di Rione. Una presenza costante che darebbe una mano importante alla sicurezza di questa città".

Affitti? "Abbiamo già presentato la nostra strategia per la casa pubblica. Occorre aumentare il numero di edifici pubblici, non solo con numeri ma anche dicendo come vogliamo attuare questo obiettivo. Nel PD non c'è mai coerenza su questo tema. Abbiamo proposto una nuova strategia dove i cittadini possono acquistare azioni per finanziare acquisti di edifici pubblici".

Giani e l'ASL? "Sulla sanità occorre un cambio di passo. Questo è un tema che riguarda tutti noi".

Cantieri? "Nella nostra proposta sulla partecipazione, un punto riguarda anche i cantieri trasparenti con tempi trasparenti".

I rapporti con gli altri comuni? "Bisogna basarsi sull'idea di una grande Firenze. Nelle nostre varie proposte vogliamo dare una mano anche ai non residenti. Vogliamo porre la nostra attenzione anche alle zone di confine della città, per non lasciare indietro nessuno".

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