La candidata: “Il giro di affari delle mafie in Toscana è di 1,2 miliardi euro annui'

Incontro fra Cecilia Del Re, candidata sindaca per Firenze Democratica, e alcuni rappresentanti del consiglio dell'Ordine degli Avvocati. Al centro, riporta una nota, "la necessità condivisa di un rapporto sempre più stretto tra la Pubblica amministrazione e l'Ordine, nell'ottica di una collaborazione che promuova la cultura della legalità e servizi sempre più efficienti per la propria comunità".

Sul primo fronte, è stato detto che "la priorità è quella legata alla formazione dei giovani e alla diffusione della cultura della legalità a cominciare dalle scuole".

"Oggi - ricorda Cecilia Del Re - ricorre l'anniversario della strage di Capaci nella quale morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Candida Morvillo, e gli uomini della scorta. Occorre tenere sempre alta l'attenzione, anche sul nostro territorio toscano, dove, come ci ha raccontato l'Irpet, le mafie gestiscono un giro d'affari da 1,2 miliardi di euro l'anno. Una piaga che va combattuta con la cultura e con la formazione alla legalità che dobbiamo portare prima di tutto nei giovani. In questo, l'azione della Pubblica amministrazione deve essere affiancata da quella dei corpi intermedi, come in primis l'Ordine degli avvocati, per il valore sociale che questa figura professionale riveste per ogni cittadino in cerca di giustizia e di tutela dei propri diritti".

Un altro aspetto affrontato è quello della digitalizzazione dei servizi offerti agli utenti del Palazzo di Giustizia. "Occorre potenziare ogni servizio digitale per andare incontro alle necessità degli avvocati - conclude Del Re - collaborando tra enti per migliorare il servizio finale al cittadino e al professionista. L'Ordine in questi anni è stato poi attivo su diversi fronti, anche su vicende di carattere internazionale che hanno riguardato la tutela di diritti di popoli oppressi o colleghi che hanno operato e operano in contesti di estrema difficoltà. Anche questa attività è importante per la vocazione internazionale di Firenze, la cui voce, anche attraverso gli Ordini, è sempre importante da far sentire".

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