All'insegna del "rafforzamento delle politiche pubbliche per il diritto all'abitare", la Giunta toscana si impegni ad attivarsi "nei confronti del Governo affinché, nel quadro della prossima programmazione finanziaria, sia garantito un rafforzamento strutturale e continuativo con proiezione triennale delle politiche pubbliche in materia abitativa, con particolare riferimento al Fondo per il sostegno all'accesso alle abitazioni in locazione e al Fondo per la morosità incolpevole" e a "sollecitare il Governo affinché venga definita una strategia nazionale unitaria e di lungo periodo sul diritto all'abitare". Lo chiede una mozione, primo firmatario Iacopo Melio (Pd), approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana.
L'atto è passato con il voto favorevole di Pd, Iv e Movimento 5 stelle, mentre non hanno espresso il voto FdI, Lega e Gruppo misto. Il documento impegna inoltre la Giunta toscana a promuovere, "per quanto di competenza, ogni azione utile al fine di sensibilizzare la cittadinanza, anche mediante il coinvolgimento di associazioni, sindacati e realtà del terzo settore attive sul territorio, sul positivo valore rappresentato sul positivo valore" rappresentato dalla proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare "Ma quale casa?", che mira a modificare gli articoli 44, 47 e 117 della Costituzione, "con l'obiettivo di diffonderne i contenuti e agevolarne, conseguentemente, l'iter di presentazione formale".
È stato lo stesso Melio ad illustrare all'Aula i contenuti della mozione: "Dietro ogni cifra c'è una storia, una persona che potrebbe non sapere dormire domani nel nostro Paese - ha detto -. Stiamo parlando di un diritto riconosciuto a livello internazionale, vogliamo sollecitare la costruzione delle risposte necessarie. La casa è un diritto di base al pari dell'istruzione, della salute e del lavoro. In Toscana nessuna e nessuno deve sentirsi fuori posto nella propria città. Lo dobbiamo fare per i giovani, per le persone anziane che sono rimaste sole, per le famiglie con figlie e figli, per chi ha perso il lavoro, per chi deve affrontare una malattia ho ha una disabilità e quindi una condizione di fragilità. Vogliamo garantire a chiunque un tetto sicuro sotto il quale vivere".
L'atto è passato con il voto favorevole di Pd, Iv e Movimento 5 stelle, mentre non hanno espresso il voto FdI, Lega e Gruppo misto. Il documento impegna inoltre la Giunta toscana a promuovere, "per quanto di competenza, ogni azione utile al fine di sensibilizzare la cittadinanza, anche mediante il coinvolgimento di associazioni, sindacati e realtà del terzo settore attive sul territorio, sul positivo valore rappresentato sul positivo valore" rappresentato dalla proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare "Ma quale casa?", che mira a modificare gli articoli 44, 47 e 117 della Costituzione, "con l'obiettivo di diffonderne i contenuti e agevolarne, conseguentemente, l'iter di presentazione formale".
È stato lo stesso Melio ad illustrare all'Aula i contenuti della mozione: "Dietro ogni cifra c'è una storia, una persona che potrebbe non sapere dormire domani nel nostro Paese - ha detto -. Stiamo parlando di un diritto riconosciuto a livello internazionale, vogliamo sollecitare la costruzione delle risposte necessarie. La casa è un diritto di base al pari dell'istruzione, della salute e del lavoro. In Toscana nessuna e nessuno deve sentirsi fuori posto nella propria città. Lo dobbiamo fare per i giovani, per le persone anziane che sono rimaste sole, per le famiglie con figlie e figli, per chi ha perso il lavoro, per chi deve affrontare una malattia ho ha una disabilità e quindi una condizione di fragilità. Vogliamo garantire a chiunque un tetto sicuro sotto il quale vivere".
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