''Ma come ero finito il giorno del mio diciannovesimo compleanno in Via Santa Reparata davanti ad una porta sgangherata a respirare profondamente prima di entrare? Erano stati anni convulsi che avevano trasformato l'Italia. Tangentopoli, le stragi di mafia, le prime elezioni dirette dei sindaci, la gioiosa macchina da guerra di Achille Occhetto stracciata nelle urne dalla discesa in campo di Berlusconi. Stava cambiando tutto. E io mi sentivo parte di quel cambiamento''.
Lo scrive sui social Giovanni Donzelli, in un lungo post dal titolo "Oggi festeggio 30. Di militanza".
"Nell'inverno degli scandali della corruzione avevo scoperto che un solo partito, anche se piccolino, non era stato toccato dalla corruzione. Era il partito ''dalla parte sbagliata''. Avevo visto al telegiornale alcuni ragazzi circondare pacificamente e con il sorriso Montecitorio per chiedere trasparenza", prosegue l'esponente di FdI.
"Quanto erano fighi! E anche quei ragazzi erano dalla parte dei ''cattivi''? Non mi tornava. Altro che cattivi, rappresentavano esattamente quella voglia di pulizia e cambiamento che volevo", scrive ancora Donzelli.
"Gianfranco Funari in televisione si lamentava dei politici lontani dalla gente, ma quanto era vicino invece Fini alle mie idee quando si confrontava con Rutelli! Diceva le cose giuste, diceva meglio e con più calma esattamente quello che pensavo. Ma anche lui era di quel partito, quello che non aveva preso tangenti. Quello di quei ragazzi fuori Montecitorio contro la corruzione e di quelli a Palermo contro la Mafia. Altro che parte sbagliata, altro che cattivi.
Erano i miei eroi contro tutto quello che non mi piaceva", prosegue.
"Non avevo dubbi da che parte stare. Così in quel freddo e umido 28 novembre del 94, la sera del mio diciannovesimo compleanno, respirai forte e messa la mano sulla maniglia entrai nella sede del FUAN di Firenze. Immaginavo che quel gesto sarebbe stato importante, ma non quanto avrebbe condizionato la mia Vita", scrive Donzelli.
"Oggi sono passati 30 anni precisi. In questi anni ho difeso le mie idee con le unghie e con i denti. Ho conosciuto persone meravigliose in tutta Italia. Amici che resteranno per sempre, tra i ragazzi e le ragazze dalla parte sbagliata ho conosciuto mia moglie, giovani con cui sono diventato adulto insieme e persone di cui ho perso le tracce", si legge ancora nel posto di Donzelli.
"Ho visto nascere e morire partiti. Pianto per le sconfitte e gioito per le vittorie. Ho visto una ragazza capace arrivare a guidare l'Italia e farsi apprezzare dal mondo intero. Solo una cosa non è cambiata: l'intolleranza e l'arroganza violenta di quelli di sinistra che pensano di togliere la parola a quelli di destra", scrive ancora l'esponente di FdI.
"Grazie per gli Auguri di compleanno. Se mi avete letto adesso sapete però anche che la cifra tonda che festeggio oggi è 30: trent'anni di militanza a destra", conclude.
Lo scrive sui social Giovanni Donzelli, in un lungo post dal titolo "Oggi festeggio 30. Di militanza".
"Nell'inverno degli scandali della corruzione avevo scoperto che un solo partito, anche se piccolino, non era stato toccato dalla corruzione. Era il partito ''dalla parte sbagliata''. Avevo visto al telegiornale alcuni ragazzi circondare pacificamente e con il sorriso Montecitorio per chiedere trasparenza", prosegue l'esponente di FdI.
"Quanto erano fighi! E anche quei ragazzi erano dalla parte dei ''cattivi''? Non mi tornava. Altro che cattivi, rappresentavano esattamente quella voglia di pulizia e cambiamento che volevo", scrive ancora Donzelli.
"Gianfranco Funari in televisione si lamentava dei politici lontani dalla gente, ma quanto era vicino invece Fini alle mie idee quando si confrontava con Rutelli! Diceva le cose giuste, diceva meglio e con più calma esattamente quello che pensavo. Ma anche lui era di quel partito, quello che non aveva preso tangenti. Quello di quei ragazzi fuori Montecitorio contro la corruzione e di quelli a Palermo contro la Mafia. Altro che parte sbagliata, altro che cattivi.
Erano i miei eroi contro tutto quello che non mi piaceva", prosegue.
"Non avevo dubbi da che parte stare. Così in quel freddo e umido 28 novembre del 94, la sera del mio diciannovesimo compleanno, respirai forte e messa la mano sulla maniglia entrai nella sede del FUAN di Firenze. Immaginavo che quel gesto sarebbe stato importante, ma non quanto avrebbe condizionato la mia Vita", scrive Donzelli.
"Oggi sono passati 30 anni precisi. In questi anni ho difeso le mie idee con le unghie e con i denti. Ho conosciuto persone meravigliose in tutta Italia. Amici che resteranno per sempre, tra i ragazzi e le ragazze dalla parte sbagliata ho conosciuto mia moglie, giovani con cui sono diventato adulto insieme e persone di cui ho perso le tracce", si legge ancora nel posto di Donzelli.
"Ho visto nascere e morire partiti. Pianto per le sconfitte e gioito per le vittorie. Ho visto una ragazza capace arrivare a guidare l'Italia e farsi apprezzare dal mondo intero. Solo una cosa non è cambiata: l'intolleranza e l'arroganza violenta di quelli di sinistra che pensano di togliere la parola a quelli di destra", scrive ancora l'esponente di FdI.
"Grazie per gli Auguri di compleanno. Se mi avete letto adesso sapete però anche che la cifra tonda che festeggio oggi è 30: trent'anni di militanza a destra", conclude.
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